In carcere i due uomini che hanno picchiato Gennarino Acri: i dettagli
Associazione mafiosa, lesioni aggravate, incendio doloso e violenza privata. Sono le accuse contestate stamane dalla Dda di Catanzaro a Gaetano Solferino, 22 anni, e il suo omonimo di 42 anni, ritenuti gli autori del pestaggio ai danni di Gennarino Acri, 40enne, fratello del collaboratore di giustizia, Nicola Acri, conosciuto come “Occhi di ghiaccio”. Secondo le
Associazione mafiosa, lesioni aggravate, incendio doloso e violenza privata. Sono le accuse contestate stamane dalla Dda di Catanzaro a Gaetano Solferino, 22 anni, e il suo omonimo di 42 anni, ritenuti gli autori del pestaggio ai danni di Gennarino Acri, 40enne, fratello del collaboratore di giustizia, Nicola Acri, conosciuto come “Occhi di ghiaccio”. Secondo le indagini della Compagnia carabinieri di Rossano, diretta dal capitano Sganzerla, i due indagati, insieme a un altro soggetto rimasto ferito in una delle varie colluttazioni e in questo momento ricoverato presso l’ospedale di Cosenza, avrebbero agito per vendetta, dopo la decisione dell’ex super boss di aiutare i magistrati coordinati dal procuratore capo Nicola Gratteri, nella lotta alla ‘Ndrangheta nel territorio della Sibaritide.
Dalle immagini acquisite nei giorni scorsi, I militari dell’Arma, in servizio presso il Nucleo Operativo-Radiomobile, hanno individuato i due uomini, rispettivamente zio e nipote, quali autori del pestaggio e degli incendi ai danni di alcune auto, bruciate sia di notte sia in pieno giorno nel cuore cittadino di Rossano. La Dda di Catanzaro, stamane all’alba, ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti dei Solferino, di cui uno già implicato nel processo antimafia denominato “Stop”, dove subì una condanna per associazione mafiosa. Ora gli elementi indiziari raccolti dai carabinieri di Rossano passeranno al vaglio del gip distrettuale di Catanzaro, al fine di convalidare o meno il fermo ed emettere, eventualmente, un’ordinanza di custodia cautelare. I due Solferino, allo stato attuale, si trovano in carcere.