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Ieri mattina in Corte di Appello di Catanzaro, si è svolta l’udienza nella sezione promiscua, relativa al processo che vede imputato Salvatore De Marco, un maestro di musica che risponde di violenza sessuale ai danni di una sua ex allieva, all’epoca dei fatti minorenne.
Violenza sessuale, dodici anni di processo
Il processo che dura da circa dodici anni, ha visto Salvatore De Marco assolto in primo grado, condannato a due anni in secondo grado, dopo una lunga riapertura dell’istruttoria, in cui sono state sentite le due persone offese e con una sentenza annullata in Cassazione, sentenza emessa senza che venissero citate le parti civili costituite e si trova adesso ad essere giudicato dalla Corte di Appello di Catanzaro, per un nuovo giudizio.
Nel processo per violenza sessuale sollevate questioni di nullità e legittimità costituzionale
Le parti civili rappresentate dall’avvocato Amelia Ferrari e Marina Pasqua, ieri mattina, hanno sollevato la questione relativa alla nullità che si è cristallizzata per omessa citazione delle parti civili e hanno sollevato questione di legittimità costituzionale della norma 625 bis c.p.p. che non consente di poter rimediare in alcun modo all’errore compiuto dalla Corte di Cassazione, conferendo tale norma la possibilità di rimediare agli errori compiuti dalla Suprema Corte, solo alla difesa dell’imputato e del Procuratore Generale.
Ora tocca alla Corte d’Appello decidere sul ricorso presentato dalle parti civili
La Corte di Appello di Catanzaro, dovrà decidere preliminarmente tale questione, attendendo anche la sentenza della Corte di Cassazione, che ha deciso sul ricorso ex articolo 625 bis c. p. p., proposto dalle parti civili, giudicandolo inammissibile perché è precluso alla persona offesa, costituita parte civile, richiedere la correzione di errori rilevati in Corte di Cassazione.
Tale principio, stride contro le norme costituzionali che tutelano il giusto processo e il ruolo della persona offesa nel processo penale e di conseguenza, si è posta una questione sulla legittimità di tale norma. La prossima udienza è fissata il 4 febbraio 2022.