Alberi abbattuti, degrado, cantieri aperti e zero sicurezza: il movimento denuncia l’assenza di un piano vero di riqualificazione
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Via delle Mimose a Paola
«Abbiamo atteso prima di intervenire, confidando in un progetto chiaro. Oggi, carte e foto alla mano, possiamo dire che non è riqualificazione, è scempio». Così Insieme per Paola rompe il silenzio e denuncia pubblicamente gli interventi dell’amministrazione Perrotta in zona Acli, con particolare riferimento alla villetta di via delle Mimose.
L’accusa è netta: «Sono stati abbattuti pini sani, in un’area frequentata da famiglie e studenti, senza alcun criterio evidente». Il movimento segnala che il cantiere è stato chiuso in modo precario, con “un semplice nastro e mezzo cancello buttato in malo modo”, lasciando libero accesso a chiunque e creando “evidenti rischi per la sicurezza”.
All’interno dell’area verde, proseguono, “lampioni rotti, muri danneggiati e cumuli di legname e detriti raccontano di un intervento senza logica e senza rispetto per il patrimonio pubblico”.
Ma non si tratta di un caso isolato. Anche le arterie principali della zona – la discesa delle Acli e via delle Mimose – sono rimaste senza asfalto, nonostante l’apertura del cantiere. Un’occasione persa, secondo il movimento civico, che parla di un “approccio frammentario e improvvisato”.
Critiche arrivano anche per altri punti della città, come il Largo dell’Agorà e il Rione Croce: «Lavori lasciati a metà, danni e degrado. Nessuna programmazione».
Le richieste del movimento
Insieme per Paola avanza quattro richieste precise: messa in sicurezza immediata delle aree interessate; adozione di un piano di riqualificazione trasparente e partecipato; ripristino dei danni arrecati, tra cui lampioni, muri e la ringhiera dell’ufficio postale; chiarezza sulle autorizzazioni e sulle motivazioni che hanno portato ai tagli.
Il caso del pioppo secolare
Tra i casi più emblematici, il taglio di un pioppo secolare in via Tenimento, «un simbolo per la zona, abbattuto senza spiegazioni». Il movimento si rivolge ora alla Polizia Ambientale, ai Carabinieri Forestali e all’Ufficio Tecnico comunale per verificare la legittimità degli interventi.
«Non è riqualificazione, è devastazione»
«Una città non si governa con la motosega in mano e senza una visione chiara. Paola merita rispetto, pianificazione e trasparenza. Non devastazione e improvvisazione», concludono i rappresentanti del gruppo.