La Calabria ai piani bassi della classifica sulla “Qualità della vita”. La storica indagine del Sole 24 Ore mostra un quadro poco lusinghiero della nostra regione nella mappa del benessere nel Paese. Tra le cinque province, Cosenza è comunque quella che riesce a strappare una posizione migliore – 88esima – ma in discesa di due punti rispetto allo scorso anno. Fanno peggio, nell’ordine, Catanzaro (96esima), Reggio Calabria (101esima), Vibo Valentia (104esima) e Crotone (107esima) che ancora una volta si conferma la peggiore in assoluto.

Novanta gli indicatori presi in esame nell’ambito di sei categorie: “Ricchezza e consumi”, “Affari e lavoro”, “Giustizia e sicurezza”, “Demografia e società”, “Ambiente e servizi”, “Cultura e tempo libero”. Tra questi, 28 parametri aggiornati al 2021 e una decina di “indici sintetici” (che raggruppano più parametri) che hanno consentito di fotografare, in particolare, la situazione conseguente alla pandemia e i divari territoriali, generazionali e di genere. Sono stati introdotti, per esempio, gli indici riguardanti la qualità della vita di bambini, giovani e anziani e la qualità della vita delle donne, presentato oggi per la prima volta.

Una classifica questa, si legge sul Sole, che «si candida a diventare una bussola per orientare investimenti e progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)» e da cui «partire per attuare in modo efficace le tre missioni trasversali del Piano: ridurre i divari territoriali e di genere e aumentare le opportunità per i giovani».

A dominare la top ten sono le province del Nord, con Trieste in testa e Milano e Trento a completare il podio. La chiudono invece, assieme a Crotone, Foggia e Trapani.

La provincia di Cosenza nel dettaglio

La nostra provincia, dicevamo, è quella che riesce a piazzarsi meglio tra le calabresi, occupando l’88esimo posto, seppur perdendo due posizioni rispetto alla classifica del 2020.

Nelle classifiche di dettaglio Cosenza guadagna un sesto posto come performance “migliore”, ma per l’indice “Truffe e frodi informatiche” che prende in considerazione le denunce ogni 100mila abitanti.

Performance peggiore per quanto riguarda la “Qualità della vita dei bambini”, indice su 12 parametri tra i quali asili nido, aree giochi, pediatri, studenti per classe e scuole accessibili o con giardini e palestre e che vede la nostra provincia in 106esima posizione.

A livello di categorie, ecco come siamo messi: 41esima posizione in “Giustizia e sicurezza” (-7 posizioni rispetto al 2020), 54esima in “Ambiente e servizi” (+31), 71esima in “Demografia e società”(-47), 96esima in “Affari e lavoro”(+10), 96esima in “Cultura e tempo libero”(-17), 98esima in “Ricchezza e consumi (-8).