Giampiero Pati lascia il carcere e va ai domiciliari. Lo ha stabilito il gup distrettuale di Reggio Calabria accogliendo l’istanza che i suoi difensori, Cesare Badolato e Marco Azzarito Cannella, hanno presentato durante l’udienza preliminare del processo “Crypto”.

Pati, infatti, è uno dei quarantatré indagati finiti in carcere un anno fa nell’ambito dell’inchiesta della Dda reggina sul traffico internazionale di stupefacenti gestito dalle cosche dello Stretto in combutta anche con quelle della provincia di Cosenza, in particolare con la ‘ndrina amanteana guidata da Francesco Suriano del quale lo stesso Pati è considerato una sorta di braccio destro.