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In attesa che il processo sul tentato omicidio avvenuto a Cosenza nel dicembre del 2021 entri nel vivo, il tribunale collegiale, presieduto dal presidente Francesca De Vuono (giudici a latere Stefania Antico e Iole Vigna) ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari a uno dei quattro imputati coinvolti nell’indagine portata avanti dai carabinieri di Cosenza e coordinata dall’ufficio inquirente diretto dal procuratore Mario Spagnuolo.
In accoglimento dell’istanza di modifica della misura cautelare, presentata dall’avvocato Amelia Ferrari, il collegio giudicante di Cosenza ha concesso l’obbligo di dimora nel comune di residenza, ovvero Casali del Manco, all’imputato Alex Pasquale Simone, prescrivendogli di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle 22 alle 6 del giorno successivo. Simone è implicato nel tentato omicidio di Cosenza, insieme ad Amedeo Lipari, in quanto gli investigatori ritengono che abbiano avuto un ruolo, seppur marginale, nella vicenda delittuosa.
Di recente, la Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza del Riesame di Catanzaro il quale aveva confermato la custodia in carcere ad Andrea Carpino. Quest’ultimo, insieme a Mirko Matteo Voltasio, ha dato il consenso all’acquisizione degli atti presenti nel fascicolo del pubblico ministero. Una mossa difensiva in vista dell’udienza in Cassazione che, per ora, ha portato il primo risultato. Le posizioni di Carpino e Voltasio, dunque, sono state separate da quelle di Simone e Lipari.