venerdì,Marzo 31 2023

Cosenza, tentato omicidio e rapina: prima accoltella lo zio, poi gli prende bancomat e contanti. Ora è in carcere

La vittima aveva profonde lesioni da arma da punta e da taglio al torace, in particolare all'altezza del costato sinistro e dell'addome

Cosenza, tentato omicidio e rapina: prima accoltella lo zio, poi gli prende bancomat e contanti. Ora è in carcere

Un giovane cosentino, M. C., già noto alle forze dell’ordine, è di nuovo in carcere. Stavolta le accuse sono pesantissime: tentato omicidio e rapina aggravata. La procura di Cosenza gli contesta il fatto di aver tentato di assassinare lo zio prendendogli il bancomat e i soldi contenuti nel portafogli.

Lo hanno arrestato l’11 gennaio 2023, i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Rende intorno alle 16.15, mentre l’evento delittuoso è avvenuto nella mattinata dello stesso giorno. Nella giornata del 13 gennaio 2023, si è tenuta l’udienza nel corso della quale il gip Manuela Gallo ha convalidato l’arresto, applicando all’indagato la misura cautelare della custodia in carcere.

Da quanto emerge, è stato lo stesso giovane a chiamare i carabinieri dopo aver accoltellato lo zio, al quale avrebbe preso una carta postepay, un mazzo di chiavi e una banconota da 20 euro. La vittima, attualmente ricoverato in ospedale, non sarebbe in pericolo di vita ma le sue condizioni sono comunque considerate serie da parte dei sanitari dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza. La prognosi è di 30 giorni.

I carabinieri, una volta giunti sul posto, hanno preso atto che lo zio dell’indagato aveva profonde lesioni da arma da punta e da taglio al torace, in particolare all’altezza del costato sinistro e dell’addome. Lo zio, inoltre, avrebbe indicato ai militari dell’arma il coltello da cucina usato dal nipote che però quest’ultimo aveva già provveduto a pulire. I carabinieri, nella fase successiva della perquisizione, hanno rinvenuto altri elementi utili alle indagini.

Il giovane indagato, a quanto pare, avrebbe aggredito lo zio alle prime ore del mattino colpendolo più volte al torace con un coltello mentre gli diceva che lo avrebbe ammazzato. Poi avrebbe preso il portafogli, dove c’era la carta del reddito di cittadinanza e una banconota da 50 euro, le chiavi di casa e il telefono cellulare. All’origine del gesto ci sarebbero comunque problemi di tossicodipendenza.

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