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Al virtuale taglio del nastro erano presenti insieme il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di Cosenza Vitaliano De Salazar ed il rettore dell’Università della Calabria Nicola Leone, oltre a numerosi medici e infermieri componenti delle equipe chirurgiche operanti nel nosocomio bruzio. Il robot Leonardo da Vinci è installato all’Annunziata nel blocco operatorio “Petrassi”, pronto ad entrare in funzione.
I primi interventi saranno iscritti in calendario nel mese di giugno dopo un breve periodo di formazione all’utilizzo della strumentazione che comincerà immediatamente e riguarderà tutto il personale. «Si tratta – ha detto De Salazar – di un’apparecchiatura che, attraverso una maggiore precisione, consentirà di efficientare e migliorare ogni attività chirurgica, specificatamente quella mini-invasiva. Notevoli i benefici per i pazienti, in termini di cura e recupero clinico, ma anche sotto il profilo economico. Perché – ha aggiunto il commissario – la chirurgia mini-invasiva comporta un decorso post-operatorio più breve, quindi una minore incidenza di occupazione dei posti letto. È un ulteriore anello che testimonia la bontà della collaborazione intrapresa con l’Università della Calabria».
Verrebbe da dire meglio tardi che mai; già nel 2019 l’acquisto era stato programmato e poi annullato dall’allora manager Giuseppina Panizzoli perché il macchinario venne ritenuto superfluo. Così commenta, con una punta di sarcasmo, De Salazar: «Se questa circostanza corrisponde al vero, mi sembra pura follia».
«É un tassello importante del grande progetto dell’Università per l’ospedale la sanità calabrese – ha detto il rettore Leone -. Sembra incredibile perché solo il 30 dicembre scorso abbiamo sottoscritto la convenzione prima con la regione e poi con l’ospedale e in pochi mesi abbiamo già 8 medici universitari che svolgono assistenza e 3 sono alla guida come primari. Oggi condividiamo con tutti il funzionamento di un’attrezzatura molto importante. Il nostro tavolo anatomico 3d già da tempo è in uso con profitto per la simulazione delle operazioni chirurgiche più importanti, è un robot è all’avanguardia e a breve seguirà il braccio robotico per la neurochirurgia e queste strumentazioni sono pienamente in linea con lo spirito del nostro corso in Medicina e tecnologie digitali».