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Antonello Graziano è stato nominato direttore generale dell’Asp di Cosenza. Il provvedimento, della durata di tre anni, è stato firmato dal presidente della Regione e commissario alla sanità, Roberto Occhiuto.
Si chiude così, quindi, la parentesi “commissariale” di una delle aziende sanitarie più grandi d’Italia, condotta nell’ultimo anno proprio da Graziano.
Medico rossanese, già direttore del distretto sanitario Ionio, un passato in politica come pluripremiato assessore al Bilancio della Provincia di Cosenza, con questa nomina proseguirà la sfida di ricostruire l’azienda, uscita a pezzi dall’inchiesta giudiziaria denominata “Sistema Cosenza”, scaturita dalla mancata approvazione dei bilanci 2015, 16, 17.
Graziano ed il suo staff che vede in Martino Rizzo il direttore sanitario aziendale – vincitore di concorso – era già riuscito nell’impresa di arrivare alla sostanziale parità di bilancio già nel 2021. Il consuntivo 2022 «verrà approvato nei tempi, entro il 30 giugno e sarà coerente, rigoroso, con entrate ed uscite certe», dice Antonello Graziano subito dopo la nomina.
«Ringrazio il presidente Occhiuto per la ribadita fiducia che cercherò di onorare al meglio – spiega il diggì dell’Asp di Cosenza – e come fatto finora con dedizione e passione in questo ultimo anni di attività commissariale. Sono molto fiducioso perché il nostro impegno è stato apprezzato dal governatore, ma anche dalle istituzioni, dai sindaci, dai colleghi, dalle comunità perché abbiamo lavorato molto. Ma c’è ancora tanto da fare e la stabilità ci permetterà di mettere mano a tanti settori. Abbiamo ricevuto mandato come Asp di Cosenza di riorganizzare l’emergenza-urgenza regionale, dobbiamo avvicinare ancor di più i cittadini alle istituzioni sanitarie facendo in modo che ci sia più possibilità di accedere ai servizi sanitari, potenziando l’offerta, implementando la telemedicina che ci aiuta a gestire anche i pazienti gravi».
Graziano evidenzia ancora le lacune. «Mancano i medici nonostante l’impegno ed i concorsi, speriamo che almeno nell’emergenza-urgenza giungano anche nella nostra provincia a dar man forte i medici cubani».
Tante, quindi, le sfide, dalla riorganizzazione dei pronto soccorso alla medicina territoriale, alle ambulanze attrezzate, fino ad una «offerta sanitaria che sia più capillare nei territori in cui non insistono gli ospedali».
Un’altra sfida pressoché già vinta riguarda i numeri, i bilanci. «La prova del nove sarà quella di chiudere il consuntivo con numeri certi. L’azienda ha centrato tutti gli obiettivi. Ha attivato anche gli obblighi di legge previsti nell’impugnabilità di alcuni debiti».
Non resta altro che la pubblicazione dell’atto aziendale da emanare entro i 30 giorni dalla pubblicazione della revisione del celeberrimo dca 64 che ridisegna la rete ospedaliera. «Abbiamo ereditato un’azienda con tanti problemi, ma adesso lavoreremo anche per il medio e lungo periodo attraverso l’atto aziendale. Sarà coerente con l’approvazione delle reti ospedaliera e territoriale. Il documento – conclude Antonello Graziano – sarà condiviso con la Conferenza dei sindaci dalla quale ci attendiamo dei suggerimenti che terremo in debita considerazione».
Sfida accettata, insomma, e con una visione, una prospettiva al servizio dei cittadini, dopo anni cupi, tagli al servizio sanitario, chiusure di reparti e blocco del turnover.