C’è un nuovo collaboratore di giustizia che fa tremare la ‘ndrangheta reggina. Si tratta di un ex esponente della cosca Crea di Rizziconi. Un potente clan mafioso che, secondo quanto si apprende, voleva uccidere l’imprenditore reggino Pasquale Inzitari. A svelarlo è il neo collaboratore di giustizia Gianenrico Formosa, colui il quale ha permesso alla Dda di Catanzaro di riprendere i fili investigativi del tentato omicidio avvenuto il 25 luglio 2017 nel piazzale antistante il centro commerciale i “Portali” di Corigliano Rossano. Di ciò ne dà atto il gip distrettuale di Catanzaro, evidenziando come le dichiarazioni di Formosa, auto ed etero accusatorie, hanno permesso di acquisire notizie, dati e informazioni utili alla Dda di Catanzaro e ai carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, al fine di riaprire l’indagine.

«La formulazione dell’accusa e delle determinazioni assunte in questa sede si fonda su quattro fonte specifiche: la denuncia della persona offesa, i filmati del sistema di videosorveglianza posto a presidio del luogo pubblico ove i fatti si sono svolti, il dichiarato reso dal collaboratore di giustizia Gianenrico Formosa e gli esiti delle indagini svolte». Formosa, in tal senso, ha riferito i nomi, il movente e le modalità di quanto accaduto il 25 luglio del 2017 ai danni di Pasquale Inzitari, già vittima della ‘ndrangheta reggina che il 5 dicembre 2009 uccise il figlio Francesco in un agguato di stampo mafioso a Taurianova.