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L’assemblea dei sindaci della provincia di Cosenza presieduta dalla presidente dell’Ente di Piazza 15 Marzo Rosaria Succurro, con all’ordine del giorno anche la discussione sul piano di ridimensionamento scolastico, ha registrato una coda polemica con i dirigenti scolastici che hanno lamentato di non essere stati affatto coinvolti nella redazione del documento e di essere stati convocati soltanto per una presa d’atto, senza avere l’opportunità di incidere sulle scelte adottate.
«Non c’è stata mai una interlocuzione con i dirigenti scolastici per ascoltare il loro parere – ha detto Andrea Codispoti che ricopre contestualmente le funzioni di dirigente scolastico e di segretario regionale della Uil Scuola – La Provincia di Cosenza avrebbe dovuto chiedere ufficialmente una proposta di dimensionamento alle scuole, un parere che la legge descrive come obbligatorio ma non vincolante. In alcune scuole sul punto gli organi collegiali hanno ugualmente deliberato pure in assenza della richiesta della Provincia. Altre invece non lo hanno fatto.
Per cui – ha affermato Codispoti – c’è già un vizio procedurale alla base del piano. Poi le organizzazioni sindacali dovevano essere convocate al tavolo tecnico della Provincia. Per cui sembra che questo dimensionamento risponda più a logiche politiche che ai bisogni formativi degli studenti».