Una faida interna in piena regola che però, quando c’è stato da rompere veramente con gesti eclatanti, ha riunito (anche se non fisicamente) tutti i notabili del partito intorno ad un tavolo. Il riferimento è alle recenti elezioni provinciali dove ogni area ha indicato propri nominativi in lista. Il Pd Cosenza è lacerato da correnti interne che ne compromettono non solo la credibilità all’esterno, ma anche la tenuta in Federazione e nel Consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi. Il 2024 si annuncia caldo, ma procediamo con ordine.

Rischio sfiducia per Pecoraro

Il segretario Vittorio Pecoraro ha incassato con soddisfazione l’esito delle Provinciali (favorevole alla corrente di Nicola Adamo) e soprattutto l’ingresso di Carlo Guccione nella direzione nazionale di Elly Schlein. Non ha fatto mistero di sentirsi al sicuro da scossoni al netto di questi due eventi, cosa che però potrebbe non essere così. Le correnti ostili alla sua gestione, in primis i consiglieri regionali Franco Iacucci e Mimmo Bevacqua, a seguire Antonio Tursi e Maria Locanto, hanno intenzione di sfiduciarlo. Da quanto trapela avrebbero raccolto la maggioranza dei voti (pare 33) per procedere ad un clamoroso ribaltone.

Hanno chiesto a Locanto di convocare l’assemblea per inizio gennaio così da dare seguito alle loro bellicose intenzioni. In caso di sfiducia, il passo seguente sarebbe l’insediamento di un commissario inviato da Roma, esperienza già vissuta alle latitudini bruzie anche di recente. Qualora invece Pecoraro si dimettesse, toccherebbe all’assemblea eleggere il nuovo segretario: é questa con ogni probabilità la soluzione a cui puntano i dissidenti.

Tinto lascia il gruppo del Pd a Palazzo dei Bruzi

Se la Federazione é spaccata, il Partito Democratico ha dato un contributo sostanziale a balcanizzare il Consiglio comunale di Cosenza. Oggi si terrà l’ultimo pubblico consesso del 2023 ed anche Gianfranco Tinto lascerà il gruppo con cui è stato eletto nell’assise cittadina. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancata elezione alla Provincia per un voto che pare sia finito al sindaco di Acri Pino Capalbo anziché a lui. La decisione di seguire Aldo Trecroci e Francesco Graziadio nel nuovo gruppo Democrazia e Partecipazione era già stata presa, stamattina verrà ufficializzata. I democrat, dopo l’uscita dalla giunta della vice sindaca Maria Pia Funaro, mai sostituita così come Francesco Giordano, restano con il criticatissimo capogruppo Francesco Alimena, Massimiliano D’Antonio, Assunta Mascaro e Concetta De Paola. In più possono contare sul presidente del Consiglio Giuseppe Mazzuca e sull’assessore Damiano Covelli. Tutti appartengono alle aree che sostengono Pecoraro in Federazione. Almeno fino al prossimo caminetto.