Autonomia differenziata, i sindaci scendono in piazza per dire no
Fra i manifestanti anche la presidente dell'Anci Succurro: «Da sindaci vogliamo garanzie». Franz Caruso annuncia che sabato ci sarà De Caro a Cosenza
Decine di sindaci si sono ritrovati dinanzi alle Prefetture di tutta la regione per opporsi al Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata che ha già ottenuto nelle scorse settimane il via libera a Palazzo Madama e che adesso è atteso alla Camera dei Deputati. La manifestazione, organizzata dall’Anci ha un titolo significativo “No alla divisione dell’Italia”.
Tantissimi i sindaci presenti, fra cui quello della città capoluogo, Franz Caruso che da tempo è critico sul Ddl. «È una battaglia di tutti i sindaci, di chi rappresenta i territori e che vuole che non vengano mortificati. Ci opporremo a chi vuole invece farlo. Sabato ci sarà De Caro a Cosenza e continueremo la mobilitazione. Noi non siamo contro l’autonomia differenziata, ma contro questo disegno di legge. Se tutti partissimo dallo stesso punto, con il finanziamento dei Lep, valuteremo. Servono 90 miliardi, se non ci saranno e non ci saranno, faremo le barricate come ha detto Succurro. È una battaglia comune a tutti».
«La presa di posizione della Chiesa -ha continuato – è l’ultimo baluardo contro il tentativo di dividere l’Italia. Da un lato si parla di coesione nazionale per peso in Europa e poi dividiamo in venti statarelli. Pensate all’energia o ai trasporti: senza quadro organico sarebbe una sciagura non solo per i cittadini, ma anche per chi investe in questi settori e si troverebbe davanti venti leggi diverse, miriadi di regolamenti»
SUCCURRO: «No senza adeguata copertura finanziaria»
«Noi siamo sindaci e io rappresento ANCI, che non ha colore politico. In Calabria sono 365 e noi vogliamo certezze e garanzie. Diciamo no se non c’è adeguata copertura economica dei Lep. Siamo delle sentinelle per i nostri territori, siamo preoccupati nonostante iter preveda i Lep, ma non abbiamo certezze. Il consiglio anci ha stilato un documento che consegneremo oggi. Non è un’azione tardiva, se l’iter andrà avanti come vogliamo noi altrimenti faremo le barricate. La polemiche della Lega? Noi siamo abituati a lavorare e lo facciamo per i nostri cittadini. Abbiamo avuto interlocuzioni con i parlamentari e ci sono stati dei miglioramenti, ma non basta per la tutela delle nostre comunità».
«Il consiglio Anci – ha ricordato la Succurro – ha stilato un documento che consegneremo oggi. Non è un’azione tardiva, se l’iter andrà avanti come vogliamo noi bene, altrimenti faremo le barricate. La polemiche della Lega? Noi siamo abituati a lavorare e lo facciamo per i nostri cittadini. Abbiamo avuto interlocuzioni con i parlamentari e ci sono stati dei miglioramenti, ma non basta per la tutela delle nostre comunità».
CAPALBO: «Tutti uniti contro questo Ddl»
Fra i tanti partecipanti alla manifestazione c’erano anche i due consiglieri regionali del Pd, Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci, il segretario della Camera del Lavoro di Cosenza Massimiliano Ianni e il sindaco di Acri Pino Capalbo: «Anche sindaci di centrodestra in piazza perché la battaglia è comune. Si tratta di un atto dovuto ed ho apprezzato la presa di posizione di Rosaria Succurro, sebbene tardiva. Noi avevamo posto in più occasioni la mancata copertura finanziaria dei Lep, cosa che spacca l’Italia. Propongo che tutti i consigli comunali deliberino contro l’autonomia differenziata subordinandoli alla copertura finanziaria. Anche in Provincia abbiamo richiesto un consiglio straordinario e spero che l’Assise deliberi all’unanimità. Spero che anche in Regione si mobilitino i consiglieri. In questo momento serve unità».
STASI: «Se Governo trova i soldi, mi tessero in FdI»
Stasi: «Come amministratori locali sappiamo già cosa significhi il gap tra nord e sud e siamo tutti preoccupati, a prescindere dal colore politico perché questa norma rischia di cristallizzare e aggravare questo gap che poi si riversa sulla carne viva delle comunità. Io cito sempre la questione dei servizi sociali e degli asili nido, dove viaggiamo già con un ritardo di vent’anni». Un gap che rischia di aggravare la già non semplice situazione del territorio ionico. «Soprattutto – prosegue Stasi – per determinati interventi a carattere regionale. La cosa che più ci spaventa è che probabilmente in questi anni se ci sono delle istituzioni che non hanno funzionato bene, fatte le dovute e rarissime eccezioni, sono proprio le Regioni. Con questo provvedimento si vanno a rafforzare, invece noi ci aspettavamo da questo Governo dei provvedimenti che andassero verso l’omogeneizzazione dei territori e non verso la differenziazione». Il tema sta facendo emergere crepe anche nel centrodestra calabrese. «Tutti gli amministratori di qualsiasi colore la pensano allo stesso modo. Io sono convinto che delle profonde perplessità le abbia anche il governatore. Chiaramente ci sono delle dinamiche interne ai partiti politici ma è evidente che questo ddl, in qualunque modo lo si presenti, danneggia il sud e in particolare regioni come la nostra». E sulle dichiarazioni di Occhiuto riguardo alla copertura economica dei Lep: «È il ragionamento alla base dell’emendamento di Fratelli d’Italia in Senato, se trovano 100 miliardi di euro per i Lep io mi tessero con loro».