Il Sud è fuori dai cerchi delle Olimpiadi. Solo il 16% degli atleti è nato nel Meridione
Sud e isole hanno meno impianti a disposizione e una base di reclutamento inferiore. Lo mette nero su bianco l’Istat con i dati del 2022. E la Calabria al solito non brilla
L’Autonomia differenziata sbarca alle Olimpiadi. Occhio alla carta d’identità degli atleti: tra i 403 che parteciperanno alla manifestazione a Parigi, soltanto 66 sono nati al Sud o nelle isole. È il 16,37% della squadra. La sproporzione è evidente: le regioni di provenienza rappresentano più del 31% della popolazione italiana: Campania, Molise, Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
Altra notazione “differenziata”: tra questi 66 almeno la metà non si allena a casa propria ma in altre regioni. Tutti i pallavolisti, tra i quali ci sono i rossanesi Gabriele Laurenzano e Daniele Lavia: la Calabria non ha (più) società nella massima serie. Vale anche per il tuffatore Giovanni Tocci: legatissimo a Cosenza, si allena nel Centro sportivo dell’esercito. Condizione molto diffusa: Benedetta Pilato ha lasciato Taranto per studiare biologia e allenarsi a Torino, Rossella Fiamingo e Luigi Samele sono di stanza a Roma e a Bologna.
Sud e isole hanno meno impianti a disposizione e una base di reclutamento inferiore. Lo mette nero su bianco l’Istat con i dati del 2022. E la Calabria al solito non brilla…
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