Guccione: «All’Annunziata di Cosenza incapacità gestionale, perché Occhiuto tace?»
Il componente della direzione nazionale del Pd ha denunciato le infiltrazioni di acqua all'ospedale sui suoi social: «Pronto soccorso sempre al collasso, problema organizzativo. Ma se conosco il Governatore, non starà in silenzio»
Immagini che hanno fatto il giro d’Italia, confermando in qualche modo il triste primato al contrario: l’Ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza come uno dei peggiori d’Italia. «Lo dicono le autorità competenti, non le parti politiche» rimarca Carlo Guccione, componente della direzione nazionale del Pd ed ex consigliere regionale. «La gestione autoritaria e invasiva dei ruoli da parte della direzione strategica del nosocomio bruzio è evidente – aggiunge -. In più nessuno si pone il problema principale: su 730 posti letto ne sono attivi solo 425. Quindi ne mancano all’appello oltre 300».
Proprio l’ex candidato a sindaco dei democrat ha documentato martedì mattina sui propri social di riferimento quanto avveniva all’interno e all’esterno dell’ospedale. Infiltrazioni d’acqua, che secondo quanto riferito dal direttore generale dell’AO di Cosenza Vitaliano De Salazar «hanno riguardato solo un corridoio laterale». «La parte allagata non era stata interessata dai lavori di ristrutturazione e non c’è stata necessità di trasferire pazienti» ha quindi aggiunto alla nostra testata.
Per Guccione «è inutile cercare di ridimensionare l’accaduto» e mette il dito nella piaga. «Due mesi fa, alla presenza delle massime autorità e degli organi di informazione al completo – ricorda – era stata annunciata una vera e propria rivoluzione. Qualcuno sottolineò che le cose sarebbero cambiate, ma alla fine si sono rivelate solo promesse da marinaio. Il nuovo primario del Pronto Soccorso si è dimesso (Urso, ndr) e non credo proprio per i motivi di carattere personale che ha addotto. A prescindere dalla sua decisione, è bastata una pioggia estiva a mettere in difficoltà non solo l’Annunziata, ma anche il Mariano Santo. Cosa dobbiamo aspettare ancora per mettere in luce il fallimento dell’esperienza gestionale?».
Lo stress a cui è sottoposto il Pronto Soccorso di Cosenza è divenuto insostenibile e nel periodo estivo non accenna a diminuire. Anzi, il numero degli accessi quotidiani cresce toccando una media di centonovanta al giorno e raggiunge punte di trecento. Almeno la metà sono però accessi impropri, tanto che c’è chi sceglie l’ospedale anche per un eritema solare, considerata la carenza di risposte da parte della medicina del territorio. In più, problema non secondario, i medici cubani che hanno dato respiro al personale italiano sono in ferie come sancito dall’accordo sulle regole di ingaggio. «Il Pronto Soccorso è sempre al collasso, con o senza medici cubani – ribatte Guccione -. Il problema è organizzativo, nel senso che non c’è alcuna misura che razionalizzi gli interventi».
L’esponente dei democrat si rivolge direttamente al Governatore. «Conosco Occhiuto e mi sarei aspettato una reazione da parte sua perché c’ha messo la faccia. A distanza di due mesi da quella conferenza e da quell’evento in pompa magna, a qualcuno sarà cresciuto il naso. Parliamo di un ospedale regionale HUB e non di uno di zona disagiata. Quanto avvenuto martedì è drammatico e non può tacere». La soluzione per lui è la costruzione del nuovo ospedale. «Non si scappa – conclude -. Come può una struttura del 1930 rispondere agli standard sanitari e amministrativi e alle esigenze di pazienti e di chi ci lavora. I disagi provocati a medici, infermieri e Oss implicano uno spreco di risorse umane e tecniche. Se non ci fosse stato lo stop di Mario Occhiuto sull’individuazione dell’area e la frenata di Roberto Occhiuto dovuto allo studio di fattibilità alternativa, saremmo già nella fase di cantierizzazione a Vaglio Lise. Si vuole cambiare luogo e costruirlo all’Unical? Lo si faccia in trasparenza e in tempi rapidi».