L’estate è un lontano ricordo. La violenta tromba d’aria che questa mattina, pochi minuti dopo le sei, s’è abbattuta sul lungomare di San Lucido, ha lasciato dietro di sé una scia di devastazione. La grande tettoia di alluminio dello stabilimento balneare che si trova nei pressi del porto, dopo essere stata divelta dalla violenza del vento, è finita sul cancello di una villa, seppellendo sotto il proprio peso un’automobile parcheggiata in giardino. Tutto è accaduto mentre in casa una famiglia dormiva tranquillamente. Grazie al cielo nessuno s’è fatto male.

Il sindaco di San Lucido Cosimo De Tommaso, raggiunto telefonicamente, ha la voce stanca di uno che s’è svegliato all’alba per gestire un’emergenza che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, considerato che, nelle abitazioni del lungomare, ci sono ancora tante persone in villeggiatura. Di sottofondo, mentre il primo cittadino racconta cos’è accaduto stamattina, s’ode il rumore dei mezzi ancora al lavoro per ripulire il tratto di lungomare danneggiato dalla tromba d’aria.

«Il lido del porto – racconta Cosimo De Tommaso – praticamente non esiste più e l’energia elettrica è andata via, perché il tornado ha abbattuto alcuni pali della pubblica illuminazione. Enel sta facendo di tutto per ripristinare l’erogazione della corrente il prima possibile».

Troppo presto per tentare una prima stima dei danni. «Di certo – continua il sindaco di San Lucido Cosimo de Tommaso – si tratta di diverse decine di migliaia di euro».

Intanto, a San Lucido la tensione rimane alta, perché, conclusa l’emergenza legata alla tromba d’aria, lo sguardo adesso è rivolto al mare che s’è ingrossato. L’immagine di un pattino rosso adagiato sull’asfalto, di un pallone e di alcuni giochi per bambini sembrano davvero stonare con la devastazione prodotta dalla tromba d’aria di quest’alba terribile di fine estate, in un venerdì 13 settembre che difficilmente sarà dimenticato.