Indagini a tutto campo, alla ricerca di Angelica e di tracce che possano dire che fine ha fatto la giovane escort colombiana: la Procura di Cosenza ha ufficialmente aperto un fascicolo di indagine sulla scomparsa della giovane escort colombiana, irreperibile dal 25 novembre. La giovane, secondo le ultime testimonianze, era uscita di casa per effettuare un importante versamento da destinare alla famiglia (la cifra raccolta era di 10 mila euro) ma da allora non è più tornata a casa e non si hanno sue notizie.

Angelica Causil, la denuncia di scomparsa a Napoli e la trasmissione degli atti in Calabria

Dopo qualche giorno dalla sua scomparsa, la famiglia depositò una denuncia di scompara a Valencia Cordoba, in Colombia, ma era necessaria comunque una segnalazione anche in Italia. A farla ci ha pensato la più cara amica di Angelica, residente a Napoli, che solo fino a pochi giorni prima era stata con lei: la denuncia è stata depositata presso la stazione dei carabinieri di Napoli Borgoloreto. L’amica, così come documentato dalla denuncia, ha ricevuto una chiamata dalla coinquilina di Angelica, che diceva di non avere notizie di giorni della coinquilina e che quindi aveva pensato di contattare l’amica. Nella denuncia è precisato anche quello che la denunciante riconosce come un aspetto poco chiaro: nelle telefonate che si sono intercorse più volte ha chiesto alla ragazza di andare a denunciare la scomparsa direttamente a Rende, ma che questa si è sempre rifiutata. Da lì, la decisione di effettuare la denuncia a Napoli.

La Questura di Napoli ha trasmesso gli atti ai carabinieri più vicini per competenza (la stazione di Rende) ed alla Procura di Cosenza, i quali nei giorni scorsi hanno raccolto informazioni sommarie per ricostruire la vicenda e oggi hanno proceduto con l’apertura di uno specifico fascicolo d’inchiesta.

Angelica Causil, una mail della famiglia per avvisare la Questura di Cosenza della scomparsa

Intanto, è emerso che anche la famiglia, nelle scorse settimane (precisamente il 6 dicembre) aveva contattato gli inquirenti calabresi per segnalare la scomparsa. Un familiare di Angelina Causil aveva infatti inviato una mail all’indirizzo istituzionale della Questura di Cosenza dall’oggetto molto chiaro: “Familiare transgenere scomparso”. La mail di denuncia, in spagnolo, spiega chiaramente che la famiglia è in Colombia e che vuole informare della ”scomparsa di Diego Andrés Causil Zabaleta, di 28 anni, appartenente alla comunità trans e conosciuto con il nome di Angelica Causil”. Nella mail si racconta inoltre che al momento della scomparsa aveva con sé una considerevole somma di denaro che doveva essere trasferita in Colombia. Adesso si spera che, con l’apertura delle indagini, si possa recuperare il tantissimo tempo finora perso: sono passati più di venti giorni senza notizie di Angelica Causil e le speranze di sapere qualcosa sono appese al lumicino.