L’Autorità Garante per le Comunicazioni (Agcom) ha annunciato, insieme alla Guardia di Finanza, l’attivazione del sistema Piracy Shield, un meccanismo avanzato per combattere la pirateria di contenuti sportivi trasmessi illegalmente online, come partite di calcio e altri eventi. Questa iniziativa è diretta a intercettare e bloccare le piattaforme illegali che trasmettono tali contenuti, dai canali noti come “pezzotto” fino ai gruppi Telegram che condividono link per lo streaming pirata.

Piracy Shield promette di intervenire tempestivamente: entro 30 minuti dalla segnalazione dei detentori dei diritti, Agcom emetterà un ordine di blocco della piattaforma che trasmette contenuti senza autorizzazione. Le segnalazioni vengono inviate da chi detiene i diritti (come le piattaforme sportive ufficiali), che devono fornire una prova forense della violazione. La strategia si estende non solo al blocco delle piattaforme, ma anche alle sanzioni per gli utenti.

Chiunque acceda a contenuti piratati, anche solo per una singola visualizzazione, rischia sanzioni economiche. Le multe partono da 150 euro per chi visualizza occasionalmente, mentre chi ha sottoscritto abbonamenti a servizi illegali, come quelli offerti tramite i decoder pirata, rischia multe fino a 5.000 euro. Per gli organizzatori e gestori di questi servizi, le pene possono essere molto più severe, includendo sanzioni penali.

Inoltre, questo sistema è pensato anche per proteggere la privacy degli utenti: i dati di chi utilizza piattaforme illegali finiscono spesso in mano a organizzazioni criminali che possono rivenderli, esponendo gli utenti a rischi di sicurezza. Piracy Shield rappresenta dunque un’azione coordinata contro la pirateria e una tutela per la privacy degli utenti, con l’obiettivo di scoraggiare l’uso di servizi illegali e promuovere la fruizione legale dei contenuti.