giovedì,Gennaio 16 2025

Scalea, la Dda smantella un sodalizio dedito al traffico di droga. Quattro arresti | I NOMI | VIDEO

I malviventi si rifornivano a Cetraro e nel napoletano ed utilizzavano azioni ritorsive in pieno stile mafioso. Perquisizioni in più località

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All’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Scalea, con il supporto delle Compagnie territoriali competenti e il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro, hanno eseguito un’importante operazione antimafia che ha portato all’arresto di quattro persone. Si tratta di Michele Silvestri, Emanuele Mandarano, Domenico Tamarisco e Franco Scorza.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e lesioni personali, reati aggravati dal metodo mafioso. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro.

Indagini e dinamica criminale che hanno portato agli arresti a Scalea

Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Scalea, si sono sviluppate attraverso attività tecniche e tradizionali che poi hanno portato agli arresti. I militari hanno documentato l’esistenza, nel territorio di Scalea, di un sodalizio criminale dedito al traffico di cocaina. Il gruppo si riforniva attraverso due canali principali: uno proveniente da Napoli e l’altro da Cetraro, con una logistica ben organizzata per eludere i controlli delle Forze dell’Ordine. Gli investigatori hanno accertato, sul piano indiziario, l’uso di basi logistiche per lo stoccaggio della droga, la gestione centralizzata dei proventi illeciti e un sistema di comunicazione che garantiva discrezione nelle operazioni.

Azione ritorsiva e metodo mafioso

Oltre al traffico di droga, le indagini hanno permesso di ricostruire un episodio ritorsivo che ha coinvolto membri del gruppo. In particolare, è stato documentato che il sodalizio avrebbe reagito a un comportamento ritenuto oltraggioso da parte di un soggetto, sparando un colpo d’arma da fuoco a scopo intimidatorio. Anche in questo caso, gli inquirenti hanno ritenuto sussistente l’aggravante del metodo mafioso.

Oltre agli arresti, sono stati eseguiti diversi decreti di perquisizione in più località, con l’obiettivo di raccogliere ulteriori elementi utili all’inchiesta. Attualmente, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, e le accuse dovranno essere confermate nel corso del processo, durante il contraddittorio tra accusa e difesa. Questa operazione rappresenta un altro duro colpo alle organizzazioni criminali che operano in Calabria e nelle regioni limitrofe, confermando l’impegno delle Forze dell’Ordine nella lotta alla criminalità organizzata e al traffico di droga.

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