Franca Melfi rivoluziona la chirurgia toracica all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza
Grazie a interventi robotici mininvasivi e a un reparto rinnovato, il progetto mira a 300 operazioni annue, segnando un passo decisivo per la sanità calabrese e mediterranea
«A dispetto dei tanti luoghi comuni, qui ho trovato tecnologia, ho trovato competenze, ho trovato un team di medici e collaboratori estremamente supportivi e competenti. E la stessa cosa vale per il gruppo degli infermieri, sia della corsia sia della sala operatoria. Spero sia l’inizio di una integrazione con tutti gli altri colleghi, perché credo che poi l’integrazione sia la chiave del successo dei nostri interventi e soprattutto delle buone cure e della buona pratica clinica».
Così Franca Melfi inaugura il nuovo corso della chirurgia toracica dell’Annunziata di Cosenza. La presidente della Società Europea di Chirurgia cardiotoracica si è insediata da poco più di un mese alla guida del Dipartimento Cardio-Toracico-Vascolare del nosocomio bruzio insieme ad un altro luminare, lo svizzero Ralph Schmid, direttore scientifico dell’unità operativa. Ed ha già condotto i primi interventi chirurgici.
L’Azienda Ospedaliera intanto, ha provveduto a tempo di record al rifacimento del reparto per offrire ambienti più ampi e confortevoli agli ospiti. Dieci i posti letto allestiti per la degenza più quattro per i solventi. Una novità assoluta per la Calabria dove per la prima volta viene offerta la scelta di godere in una struttura del servizio pubblico dietro pagamento, a beneficio delle casse dell’ospedale, delle prestazioni anche attraverso compagnie assicurative o enti bilaterali.
Con l’impiego della robotica si procede al trattamento del tumore ai polmoni in maniera mininvasiva con rapidi tempi di recupero. L’obiettivo è raggiungere il traguardo dei 300 interventi l’anno. Antonio Spera di Mongrassano, il primo paziente oncologico di questa “nuova era”, non nasconde la propria sorpresa: «Avevo una opinione diversa dell’Annunziata – dice al nostro network – e timore di sottopormi qui all’intervento chirurgico. Ed ho cambiato completamente idea. In tre giorni mi hanno ricoverato ed operato e poi tre giorni dopo sono stato dimesso, senza alcun dolore».
Raggiante Franca Melfi: Tutto questo – ha sottolineato – è stato possibile grazie alla lungimiranza del rettore Nicola Leone. Io sono venuta qui perché ho incontrato lui, al di là dell’aspetto romantico e bello del richiamo della mia terra, che ha un peso. E però io sono una scienziata e come tale guardo molto alle cose concrete. Con il presidente della Regione Roberto Occhiuto ed il direttore generale Vitaliano De Salazar abbiamo costruito una bella squadra. Io credo in questo grande progetto non solo cosentino o calabrese, ma del Mediterraneo».
De Salazar ha anticipato una crescita dei Lea rilevati da Agenas: «Non siamo più ultimi in classifica – ha detto – Il riscatto della Calabria può partire dalla sanità. Il nuovo corso della chirurgia toracica parte da lontano. Oggi raccogliamo i frutti di due anni di lavoro intenso. L’utenza ancora non riesce pienamente a percepire questo cambiamento, ma la questione tra la qualità percepita e la qualità reale riguarda tutti i servizi pubblici, non solo la sanità. Non credo che ci sia una comunità dove tutti possono ritenersi soddisfatti al cento per cento, è la democrazia».
Il rettore Nicola Leone ha già lanciato una nuova sfida: «Contiamo di rafforzare tutto il reparto delle chirurgie e speriamo l’anno prossimo di riuscire ad attivare anche una scuola di specializzazione in chirurgia toracica, accanto alle cinque già avviate nell’ambito di questo ambizioso progetto di rilancio del sistema delle cure che sta procedendo molto rapidamente e che speriamo possa nel medio termine dare dei contributi concreti alla nostra sanità».
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