mercoledì,Febbraio 12 2025

Scalea: la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco non passa, ma per un soffio

Il clima in consiglio resta incandescente. La situazione di Perrotta è ancora in bilico

Scalea: la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco non passa, ma per un soffio

La mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Scalea Giacomo Perrotta non è passata, ma per un soffio, e la situazione politica continua ad essere delicata. L’ago della bilancia è stato Gaetano Bruno, ex presidente del consiglio comunale, passato dalla maggioranza all’opposizione dopo l’ingresso del primo cittadino in Forza Italia, avvenuto poche settimane fa. Bruno, dopo gli interventi dei consiglieri di minoranza Angelo Paravati e Gianna Versace, ha chiesto che le sue decisioni personali non vengano strumentalizzate, dopodiché ha lasciato l’aula. Un’uscita di scena che, a conti fatti, ha evitato in extremis lo scioglimento del consiglio comunale.

La fiducia per un soffio

Dopo un acceso confronto tra le parti, si è passati alle votazioni. Hanno votato a favore della mozione di sfiducia i consiglieri: Gianna Fiore, Peppe Angona, Giuseppe Antonio Torrano, Angelo Paravati, Raffaele D’Anna, Francesco Silvestri, Gianna Versace e Eugenio Orrico. I primi due, Fiore e Angona, sono ex consiglieri di maggioranza. Anche Torrano era stato eletto nella lista del sindaco Perrotta ma al suo ingresso in consiglio – è succeduto alla dimissionaria Maria Teresa Faillace – ha preferito sedere tra i banchi della minoranza.

I consiglieri che hanno votato contro la mozione di sfiducia: Luigi Russo, Davide Manco, Renato Lombardo, Adelina Carrozzini, Gennarino Di Lorenzo, Luigi Cirimele e Annalisa Alfano. Tuttavia quest’ultima, nel corso del suo intervento, ha rimesso le deleghe di vicesindaca e di assessore alle Politiche Sociali. A spingerla a tale decisione, sarebbe stata la mancata difesa del sindaco a esternazioni di Bruno nei suoi confronti, che lei ha ritenuto lesive e offensive.

Con otto voti a favore e sette contrari, ma senza quello di Gaetano Bruno, almeno per il momento il sindaco Perrotta potrà continuare ad amministrare.

Un consiglio movimentato

La segretaria Giovanna Di Rienzo ha aperto i lavori alle 16 in punto. Il primo a parlare è stato Angelo Paravati, capogruppo di “Per Scalea” e primo firmatario della mozione. Gli animi si sono subito surriscaldati, soprattutto quando ha preso la parola la consigliera Gianna Versace, tra i promotori del documento. Le sue parole hanno suscitato l’ira di Gaetano Bruno, il quale ha deciso di abbandonare l’aula prima di poter riferire la sua decisione. Ne è nato un battibecco con il consigliere Eugenio Orrico, che però non ha convinto il consigliere dei 5 Stelle a restare.

Ha preso poi la parola il consigliere Raffaele D’Anna, che ha parlato di “uscita teatrale”. Dopodiché, è toccato al consigliere Peppe Angona, ex consigliere di maggioranza, passato alla minoranza per disparità di vedute con il sindaco, e al consigliere Giuseppe Antonio Torrano. Quest’ultimo, ha parlato di colpe e responsabilità puntando il dito contro l’amministrazione e ha esternato il suo disappunto per l’uscita del consigliere Bruno. Successivamente, sono intervenuti Eugenio Orrico e ancora Paravati, che, riferendosi all’amministrazione comunale, ha parlato di fallimento politico. “Non siete riusciti a diventare classe politica dirigente del territorio – ha detto -. Siete stati inermi”.

In ultimo, ha preso la parola l’ormai ex vicesindaca della città, Annalisa Alfano, che in un lungo documento ha spiegato le ragioni che l’hanno spinta a rimettere le deleghe.

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