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La tragedia si è consumata nelle prime ore della mattinata di oggi, 8 gennaio, nella caserma di San Marco Argentano. Fabio Polvere, 45 anni, comandante della stazione carabinieri, ha impugnato l’arma di ordinanza, l’ha puntata contro di sé ed ha premuto il grilletto. A nulla sono valsi i tentativi di soccorrerlo. L’uomo si è tolto la vita all’interno del proprio ufficio, gettando nello sconforto amici e familiari. Lascia la moglie, originaria della vicina Fagnano Castello, e due figli in tenera età, uno dei quali è una giovane promessa del calcio locale. Sotto shock l’intera comunità della valle dell’Esaro.
Approdato al comando stazione di San Marco Argentano soltanto da qualche mese, in precedenza il maresciallo maggiore aveva guidato per circa dieci anni i carabinieri di Sant’Agata dove tra l’altro, aveva ricevuto dall’amministrazione comunale un riconoscimento per il lavoro svolto al servizio della comunità.
Profondo cordoglio è stato espresso dai vertici dell’arma e dalle istituzioni locali: «Siamo davvero sconvolti per questa notizia tremenda che non ci aspettavamo assolutamente – ha detto il sindaco di San Marco Argentano Virginia Mariotti – Io esprimo a nome della cittadinanza tutta i sentimenti di vicinanza affettuosa alla famiglia del Maresciallo Polvere, ai figlioletti, alla moglie, a tutti i suoi cari e anche all’Arma dei Carabinieri, un’istituzione che San Marco ha nel cuore, che ospitiamo da tanti anni e che insomma ci appartiene e ci è particolarmente cara». Dopo l’autopsia disposta dal magistrato di turno, la salma sarà restituita ai familiari per le esequie.