Lo scossone di Attiva Rende: «Principe non si candida, troviamo un altro nome e stiliamo il programma»
Lanciato l'appello al mondo progressista per «arginare possibili soluzioni raccogliticce e velleitarie con la riedizione di stagioni che pensavamo fossero già alle nostre spalle»
Attiva Rende frena per accelerare in vista delle elezioni. Può sembrare un controsenso, ma il succo dell’assemblea «densa e partecipata» tenuta ieri sera dal movimento di cui è leader Mimmo Talarico è questo. Nei giorni scorsi avevamo anticipato l’ipotesi che il percorso comune con la Federazione Riformista potesse avere bisogno di un tagliando, così è stato. Se da un lato Sandro Principe non ha ancora sciolto le riserve sulla sua candidatura (pare possa farlo dopo week-end, in un senso o nell’altro, ndr), dall’altro arriva una presa di posizione finalizzata a superare l’impasse e dare il via alla campagna elettorale con un importante spoiler.
Sullo sfondo restano le interlocuzioni con le altre forze di centrosinistra quali Avs, M5S e Pd. Anche se sul Partito Democratico il discorso è più ampio e meriterà approfondimenti, considerato che i democrat su Rende si muovono con un’indipendenza disarmante da corrente a corrente. Fatto sta che Attiva Rende ha espresso «preoccupazione per l‘oggettiva situazione di stallo nella quale pare essere caduto il percorso di confronto politico per la costruzione della grande coalizione che può dare alla città un governo finalmente di segno progressista, coerente a una prospettiva di città da rigenerare in tutte le sue dimensioni, sociali, culturali, economiche, civiche».
Attiva Rende verso le elezioni: «Principe non si candida, troviamo un nome condiviso»
«Da diverse settimane – fanno sapere – le associazioni e i partiti che condividono l’obiettivo di rilanciare le attività amministrative e politiche della città dopo l’ultimo e oscuro decennio a guida Manna che ha portato al triste commissariamento della città, lavorano per identificare i capisaldi programmatici e strategici, e per individuare un candidato sindaco condiviso, esigenza quest’ultima ancor più urgente dopo l’indisponibilità ad assumere l’impegno da parte dell’onorevole Sandro Principe. Attiva Rende sottolinea che i tempi del confronto e delle scelte si sono purtroppo dilatati e procrastinati, con il rischio di perdere quella spinta al cambiamento e alla voglia di protagonismo che la città ha espresso con il voto al referendum». A riguardo, aggiungono che «per quanto riguarda la candidabilità dell’onorevole Principe, non ci sostituiamo in alcun modo alle sua legittima autonomia di scelta; il nostro è un appello a far presto e bene».
«L’assemblea di Attiva Rende – si legge ancora nel documento – ha ribadito con forza la necessità di addivenire subito, con tutte le forze coinvolte, ad indicazioni chiare e qualificate, e assolutamente arginare possibili soluzioni raccogliticce e velleitarie con la riedizione di stagioni che pensavamo fossero già alle nostre spalle. Forte, dunque, l’appello a tutte le forze, alla Federazione Riformista in particolare, forza con la quale si è condiviso l’energica opposizione alla giunta Manna e il rifiuto ai tentativi di sciogliere la città di Rende per decreto, affinché il confronto riparta in tempi brevi per la stesura del programma e la designazione di un candidato sindaco qualificato e condiviso».
«L’assemblea di Atttiva Rende – concludono pertanto Mimmo Talarico e gli altri soci – pensa che l’obiettivo sia perseguibile e realizzabile in un rapporto dialettico e costruttivo con tutte le forze che hanno una comune visione della città. Invitiamo dunque tutti a far prevalere il buon senso e l’interesse per il bene comune, per riattivare energie e competenze e dare alla città i tempi migliori che merita».