Elezioni Rende, da destra a sinistra tutti “aspettano” Sandro Principe
Piantedosi vuole l'election day, ma nessuno ha scelto il proprio candidato. Domani assemblea di AttivaRende, il 20 del Pd dove si registra la frenetica attività di Bevacqua. Nel centrodestra nessun accordo, può decidere Roma
Le elezioni di Rende sono ormai alle porte e la campagna elettorale, sebbene silente, è già partita. I “grandi portatori di voti” – così vengono chiamati negli abituali ritrovi – hanno messo in moto la macchina organizzativa. Per il momento ci si limita a chiedere il voto per sé. Per quale potenziale primo cittadino ancora non si sa. L’unico che ha rotto gli indugi è Luciano Bonanno, tutto intorno i contorni sono molto sfumati, con il Laboratorio Civico di Marcello Manna che lavora autonomamente alla composizione di un paio di liste.
Questo perché il Ministro Matteo Piantedosi è stato chiaro di recente: «Nell’ottica di favorire la partecipazione al voto dei cittadini contrastando l’astensionismo, stiamo lavorando ad un provvedimento per consentire il voto su due giorni, abbinando la consultazione per i quesiti referendari alle amministrative di primavera». Vale a dire che entro un mese e mezzo al massimo si dovranno depositare firme validanti e liste stesse.
E se per il centrodestra alla fine decidesse Roma?
Il centrodestra sfoglia la margherita per presentarsi con un candidato unitario alle elezioni di Rende. Il colpaccio, come spiegato la settimana scorsa, è sfumato: il rettore dell’Unical Nicola Leone ha confermato gli abboccamenti (anche col centrosinistra) ma ha deciso di non scendere in campo. La coalizione è formata da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati. Questi ultimi hanno messo a disposizione l’impegno dell’avvocato Francesco Corina, pronti però a convergere su un candidato forte di superamento qualora venga individuato. Sul presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza Marco Ghionna, caldeggiato dal partito di Giorgia Meloni con ripetuti input capitolini, ad esempio non c’è unità e il diretto interessato inizia ad essere animato (per usare un eufemismo) da legittime perplessità.
Nei prossimi giorni si terrà un altro tavolo interpartitico nel quale si farà il punto della situazione. La settimana scorsa, per esempio, Forza Italia ha prodotto un documento interno con cui sono stati indicati dei nominativi, tra cui quello di Giampaolo Chiappetta. Sullo sfondo restano sia il dirigente del settore Ambiente della Regione Salvatore Siviglia, che l’ex consigliere comunale Andrea Cuzzocrea. Se non dovesse esserci la convergenza su alcun profilo individuato, toccherebbe a Roma mettere tutti d’accordo come sta avvenendo su Lamezia Terme.
Elezioni Rende, il Pd riunisce il circolo
Il Partito Democratico provinciale di Cosenza ha convocato per giovedì 20 marzo un’assemblea degli iscritti per decidere la propria posizione e definire la proposta per le elezioni comunali di Rende. In quell’occasione salteranno fuori i primi nomi e le regole di ingaggio. Già chiarito che gli interlocutori non dovrebbero essere i promotori del Comitato per il No alla città unica, ma il condizionale stavolta è d’obbligo. A tessere le trame Mimmo Bevacqua, che sul campo ha una serie di luogotenenti come Carlo Petrassi e Fabrizio Totera che partecipano ad incontri e riunioni. Il capogruppo dem in Regione ha avuto interlocuzioni col mondo del civismo, anche con Pierpaolo Iantorno che da canto suo non ha abbandonato l’idea di fare il sindaco.
Sandro Principe e la posizione di Attiva Rende
Molto, però, ruota intorno alla figura di Sandro Principe. L’ex sindaco non ha sciolto le riserve, cosa che potrebbe fare nel giro di una settimana. Chiunque gli riconosce leadership e presa sull’elettorato. Da destra a sinistra, pertanto, il pensiero è comune: si giocherebbe un tipo di partita con lui quale potenziale primo cittadino ed un’altra senza il suo impegno diretto. La Federazione Riformista in giornata incontrerà il fronte progressista formato da Avs, M5S e Rifondazione Comunista. Difficile, ma non impossibile, un accordo. AttivaRende ha in programma domani un’assemblea degli iscritti. Ci sono delle riflessioni in corso sull’asse con i Riformisti. Sembrava di ferro, ora potrebbe inclinarsi. Delibereranno i partecipanti «in totale autonomia», fanno sapere.