La violenza sulle donne in Italia continua a rappresentare una vera emergenza sociale. Nel 2024, il numero di femminicidi è stato di 113, con 99 vittime uccise in ambito familiare o affettivo. Tra queste, ben 61 donne hanno perso la vita per mano del proprio partner o ex partner, come emerge dal report del Servizio Analisi Criminale elaborato sulla base dei dati delle Forze di polizia.

Seppur inferiore rispetto agli anni precedenti, il numero di donne uccise nel 2024 è ancora allarmante. Dopo un costante aumento tra il 2021 e il 2023, si registra un calo del 6% rispetto al 2023, quando furono 120 le donne assassinate. Tuttavia, gli omicidi in ambito familiare o affettivo sono lievemente aumentati (+3%) rispetto all’anno precedente.

La violenza domestica: le donne vittime dei partner, gli uomini di parenti e conoscenti

I dati evidenziano un fenomeno tristemente consolidato: le donne vengono uccise prevalentemente da partner o ex partner (62% nel 2024) e gli uomini, invece, trovano la morte per mano di altri parenti o conoscenti (44% nel 2024, 48% nel 2023).

Nel dettaglio, il 37% degli uomini è stato assassinato da genitori o figli, mentre tra le donne questo dato si attesta al 28%, in crescita rispetto al 23% del 2023.

Chi sono le vittime e gli aggressori?

Il report conferma la predominanza di donne maggiorenni tra le vittime di femminicidio:

  • Il 95% delle vittime donne nel 2024 aveva più di 18 anni;
  • L’82% era di nazionalità italiana;
  • Nei casi di omicidio da parte di partner o ex, la percentuale di vittime italiane è del 74%.

Inoltre, rispetto al 2023, si registra una diminuzione del numero totale di donne uccise da partner o ex: 61 vittime contro le 64 dell’anno precedente (-5%). Tuttavia, il tasso di femminicidi resta elevato, con una percentuale dell’86% degli omicidi di coppia che vede come vittima una donna.

Le armi della violenza: come vengono uccise le donne

Uno degli aspetti più inquietanti dell’analisi riguarda il modus operandi degli assassini. Le donne uccise in ambito familiare o affettivo nel 2024 sono state assassinate con diversi mezzi:

  • Armi improprie o bianche: 32 casi;
  • Armi da fuoco: 30 casi;
  • Soffocamento, strangolamento o asfissia: 23 casi;
  • Aggressione fisica: 12 casi;
  • Avvelenamento: 2 casi.

Questi dati mostrano chiaramente come la violenza contro le donne avvenga spesso nel contesto domestico, con modalità particolarmente brutali.

Una piaga ancora troppo diffusa: servono più prevenzione e protezione

Nonostante il calo numerico rispetto agli anni precedenti, i dati dimostrano che il femminicidio continua a essere un fenomeno strutturale e non episodico. La violenza domestica e di genere richiede azioni concrete da parte delle istituzioni: maggiori risorse per i centri antiviolenza; rafforzamento delle misure di protezione per le donne a rischio; educazione alla parità di genere fin dall’infanzia.