Parla l’amministratore unico Cataldo Calabretta: “Svolgeremo un ruolo sempre più rilevante all’interno del Servizio Idrico Integrato”
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“La gestione della fognatura e della depurazione delle acque reflue rappresenta una delle sfide più complesse e strategiche per la Calabria. In questo contesto, Sorical svolgerà un ruolo sempre più rilevante all’interno del Servizio Idrico Integrato, in una prima fase affiancando e in alcuni casi sostituendo con il subentro operativo le obsolete gestioni comunali.”, L’amministratore unico della Sorical, Cataldo Calabretta, illustra il ruolo della società in questo segmento del servizio idrico integrato.
“Per molti anni – spiega Calabretta - in Calabria, come è accaduto con il settore dell’acqua potabile, la fognatura e la depurazione sono state gestite direttamente dai singoli Comuni, spesso con risorse limitate e organizzazioni gestionale obsolete. Questa frammentazione ha contribuito a inefficienze operative; difficoltà nel rispetto delle normative ambientali; procedure di infrazione europee; impatti negativi su fiumi, mare e coste”.
Da qui l’esigenza di una gestione più “strutturata e unitaria” per come previsto nel lontano 1994 la legge Galli, ha portato a un progressivo rafforzamento del ruolo di Sorical.
Negli ultimi tre anni Sorical, su input del governo regionale guidato dal presidente Roberto Occhiuto, ha completato un processo complesso di riassetto societario, passando da società mista con partecipazione privata a società a totale controllo pubblico regionale. “Questo cambiamento – spiega Calabretta - ci consente finalmente di operare come una vera società in house, integrata nelle politiche regionali e allineata agli obiettivi comunitari in materia di gestione sostenibile dell’acqua. Ovviamente stiamo definendo anche un nuovo modello industriale con il rafforzamento delle struttura aziendale e una riorganizzazione operativa. Questo nuovo modello ha bisogno di consolidarsi e i risultati non sono visibili immediatamente, la lo saranno e medio e lungo termine.
Cosa fa Sorical nel settore fognario-depurativo?
Sorical opera nel settore della fognatura e depurazione con funzioni tecniche, gestionali e di coordinamento, in base agli affidamenti ricevuti da ARRICAL.
“Il subentro operativo di Sorical nella depurazione – svela Calabretta - sarà graduale e non può essere sovrapponibile alla gestione dell’Ufficio del Commissario Straordinario istituito dal governo nazionale, impegnato da anni nel chiudere nelle procedure di infrazione. Ricordo che la Calabria è stata a lungo tra le regioni più coinvolte nelle procedure di infrazione europee per il mancato rispetto della Direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane. Le contestazioni hanno riguardato principalmente l’assenza o l’inadeguatezza degli impianti di depurazione; la mancata collettazione dei reflui fognari; il non rispetto dei limiti di scarico previsti dalla normativa. Queste violazioni hanno comportato sanzioni economiche rilevanti e un forte richiamo alla responsabilità istituzionale, evidenziando la necessità di interventi urgenti e strutturali. Al momento Sorical gestisce direttamente solo alcuni impianti del crotonese.”
Per dare continuità al progetto di monitoraggio del mare degli ultimi 3 anni del Dipartimento Ambiente, la Regione Calabria ha finanziato con 15 milioni di euro affidandolo a Sorical il progetto CeWS - Circular Engineering for Wastewater System. I lavoro sono da mesi in corso e il progetto consiste nella pianificazione complessiva mediante un insieme di attività di servizi e lavori che traguardano al riefficientamento del ciclo passivo delle acque (raccolta reflui e depurazione).
“Gli interventi, suddivisi tra servizi e lavori, - puntualizza l’amministratore unico della Sorical - sono finalizzati a migliorare le infrastrutture esistenti e ottimizzare la gestione del servizio idrico integrato; questo approccio strategico si pone, dunque, come strumento chiave per affrontare le numerose procedure di infrazione comunitaria che colpiscono il settore idrico calabrese.”
Le attività del progetto si concentrano inizialmente sulla risoluzione delle criticità sistemiche che riguardano i Comuni costieri della Calabria, spesso più soggetti a problematiche legate alla raccolta e depurazione delle acque reflue. In una fase successiva, il progetto si estenderà ai comuni pedemontani e montani, garantendo una copertura territoriale più ampia e una gestione sostenibile e uniforme delle risorse idriche.

