Questa mattina l’ultimo saluto a Santino Fiorentino, indimenticato dirigente accompagnatore del Cosenza Calcio nell’anno della promozione più bella dell’ultracentenaria storia del club. C’era anche lui nel 1988 quando la squadra di Gianni Di Marzio riportò la Serie B in città a margine di una cavalcata meravigliosa.

I protagonisti di quell’impresa hanno versato lacrime in questi giorni, quando sabato sono venuti a conoscenza della scomparsa di un uomo a cui erano fortemente legati. La presenza ai funerali, tra gli altri, di Alberto Urban e Gigi De Rosa testimonia come avesse stretto nel tempo un rapporto profondo con i calciatori dei Lupi. Ma non solo, perché Santino Fiorentino era una delle memorie storiche della città e di un quartiere in particolare: Via Panebianco.

La sua “Giocasport Franca” fu tappa quasi obbligatoria per i talenti in erba che transitavano dallo stadio “Marulla”, allora ancora “San Vito”, o dai campetti dell’hinterland. “Tutto per il calcio” era il claim con cui attirava i clienti all’interno del negozio che faceva sfoggio di sé lungo l’arteria cittadina. Giovani, ma anche padri e nonni con bambini al seguito, entravano di sovente per le prime scarpette da gioco: un momento che segnava il battesimo nel mondo del pallone. Trofei, targhe e magliette ufficiali erano i pezzi pregiati che andavano a ruba giorno dopo giorno.

A Sant’Aniello oggi c’era una grande folla, degli amici di sempre non mancava nessuno. Il ricordo più nitido? Nel giugno del 1988 quando sul campetto di Via Panebianco in terra battuta, oggi sostituito da un palazzone, Padovano e compagni si esibirono in un’amichevole benefica richiamando migliaia di tifosi a celebrare la promozione. Fu un regalo che Santino Fiorentino fece al suo quartiere, vissuto sempre con grande trasporto emotivo.