Era lo scorso 25 settembre. Allora, dopo la partita contro il Crotone, il Cosenza in un colpo solo aveva centrato la seconda vittoria di fila e la seconda gara consecutiva senza subire reti: fu l’ultima volta per 180 minuti di fila prima delle ultime due (Brescia e Vicenza). Il derby coincise però anche con l’ultima partita per Väisänen, bloccato dopo quella gara dalla rottura del quinto metatarso del piede destro.

I numeri con e senza il finlandese

Il finlandese ha saltato 13 partite di fila, rientrando soltanto due settimane fa a Cittadella. Il Cosenza senza l’ex difensore del Chievo, ha di fatto perso le proprie certezze difensive: 24 gol subiti in 13 partite (1,8 ogni 90 minuti). Al contrario i gol presi con Vaisanen in campo sono 9 in 9 gare. La media è di 1 a partita ma è chiaramente rovinata, ed anche di parecchio, dai 5 presi a Brescia alla seconda giornata. Senza quei gol sarebbero 4 in 8 gare, una media di 0,5 per partita. Con la presenza del numero 15, e sempre escludendo la trasferta bresciana, i lupi non hanno mai preso più di un gol (contro Ascoli, Vicenza, Perugia e Cittadella), mantenendo la porta inviolata per 4 partite (Como, Crotone, Brescia e Vicenza). Dal suo rientro il Cosenza ha preso soltanto un gol, proprio al “Tombolato” a causa dell’unica sbavatura del centrale.

Bene anche Rigione e Hristov

E’ sotto gli occhi di tutti poi, il netto miglioramento del rendimento degli altri difensori. Ad iniziare da Rigione che nei mesi senza Vaisanen, aveva perso anch’egli lo smalto con il quale aveva iniziato il campionato. Il 5 del Cosenza ha spesso sofferto gli attaccanti avversari, naufragando insieme agli altri. Non aveva iniziato bene Hristov contro l’Ascoli. Il bulgaro però, nelle ultime 3 ha dimostrato il suo valore e, soprattutto sui palloni alti, si è rivelato finora un acquisto azzeccato. Senza dimenticare che alle spalle del terzetto difensivo finora titolare, scalpita il nuovo acquisto Camporese. L’ex calciatore della Fiorentina non ha ancora esordito ed aspetta l’occasione giusta per mettere in difficoltà Occhiuzzi. La ritrovata solidità difensiva è finora una delle poche note positive del Cosenza. Continuare a conservarla da qui a fine campionato dev’essere sicuramente una certezza per una squadra che si vuole salvare.