E’ iniziata la conferenza stampa del Presidente del Cosenza Eugenio Guarascio presso l’Hotel Villa Fabiano. E’ stata sconsigliata la diretta Facebook dell’evento. Riporteremo la diretta testuale delle risposte del Presidente. Per aggiornare premere il tasto F5.

Si inizia con una domanda sul silenzio di Guarascio dopo la retrocessione. Le sue promessa di una rosa importante andate a vuoto ed una situazione attuale che vede il Cosenza in zona retrocessione. Con una rosa di 31 giocatori difficile da gestire ed il diniego a qualsiasi proposta di parlare con la stampa. La risposta di Guarascio: “La Serie B è un patrimonio non di Guarascio ma di tutti quanti noi. Dobbiamo fare in modo insieme di mantenere la categoria. Sulle questioni tecniche dico che all’inizio siamo andati bene. Ed ora, in 20 giorni, abbiamo fatto tutto quello che avete visto perché sapevamo di non avere giocatori di categoria. Appena il mercato si è aperto, siamo intervenuti. Dobbiamo essere tutti consapevoli di dove siamo. Nel bene o nel male abbiamo fatto buone cose. Non essere presenti allo stadio può essere un problema. Cedere la società? Io faccio l’impossibile. Se non si fanno vedere persone serie è difficile farlo. Prima o poi Guarascio andrà via”.

Si prosegue con un’altra domanda sul suo silenzio e sul fatto che, l’ultima volta che parlò alla stampa, fu il 12 febbraio dell’anno scorso. Qual è l’obiettivo societario di Guarascio dopo che in passato si è parlato spesso di cessione e ci sono stati anche interessamenti per rilevare la società? Quali sono poi i rapporti con il Comune di Cosenza? La risposta del Presidente: “Io ho sentito molti nomi. Ma ad oggi non è venuto nessuno ad affiancarmi o a chiedere il Cosenza concretamente. Mai nulla. Io sono aperto a tutti. L’ho sempre detto. Siamo partiti in 8 ma poi mi hanno lasciato solo. Ma io non sono attaccato alla poltrona, non è corretto. Bisogna avere un rapporto di rispetto reciproco. Il Cosenza ha bisogno di una società seria che faccia le cose come ha sempre fatto. Anche sul mercato adesso, credo che abbiamo fatto bene. Poi sarà il campo a dircelo. Dobbiamo lottare per questo patrimonio. Qui non si fanno sconti a nessuno. Con il Comune sapete tutti che abbiamo difficoltà. Il Marulla ha più di cinquant’anni e bisogna intervenire. Gli strumenti ci sono tutti”.

Terza domanda. Viene chiesto al Presidente come mai abbia interrotto le relazioni con la stampa. E come mai il Cosenza ha difficoltà a prendere giocatori. Possibile che il problema sia il rapporto con i procuratori? “Io ho sempre avuto un dialogo. Il punto non è se io ho parlato o meno. Io sono per i risultati. Ad esempio per quel che riguarda la riammissione. La stampa del Chievo Verona difendeva la loro posizione, qui invece siamo abituati a fasciarci la testa prima di romperla. Alla fine si è ottenuto il risultato e siamo stati riammessi. La critica fatta a Guarascio rappresenta anche un punto di forza. Con i procuratori è possibile che da parti di alcuni vi siano perplessità. Ma probabilmente io punto su dei giocatori e poi magari in realtà ne voglio degli altri (strategia, ndr). Il vero problema è di avere calciatori funzionali alla causa”.

Viene chiesto ancora al Presidente Guarascio come mai sono stati presi tanti calciatori dall’estero. Risposta: “Noi avevamo un problema in attacco. Ce l’ha anche la nostra nazionale e dobbiamo fare in modo che il vivaio italiano sia più numeroso. Il problema degli attaccanti è un problema nazionale. E’ stato difficile trovarlo, per questo lo abbiamo preso all’estero”.

Quinta domanda a Guarascio. Facendo finta di essere al 10 maggio dell’anno scorso e dovendo gestire nuovamente il suo rapporto con Trinchera. La programmazione del Cosenza non dovrebbe partire da una maggiore chiarezza su questi aspetti? Dal dare certezze anche dall’esterno ai calciatori. Il Cosenza ha queste idee di futuro? Ci sono margini per evitare gli errori dell’anno scorso? Che rapporti ci sono con Goretti? La risposta di Guarascio: “L’anno scorso si è chiuso un ciclo. Volevo solo fare qualcosa per dare continuità al magnifico percorso che avevamo fatto. Quest’anno siamo stati fortunati perché con Goretti abbiamo trovato una persona giusta e capace. La partita di Cittadella fa ben sperare anche per il futuro. Che ci carica e ci da ulteriore forza per lottare”.

Si torna a chiedere a Guarascio delle trattative per la cessione della società e se Goretti sia una direttore sportivo che pensa a voce alta. La risposta di Guarascio: “Goretti è come lo vedete. Un ragazzo solare, quello che pensa dice. Sulla possibile cessione non ho mai avuto offerte concrete da nessuno. Se uno vuole il Cosenza deve dimostrarmi la capacità. I conti della società sono trasparenti. Difficile che si possano trovare davanti a fregature. Ci sono millantatori che cercano pubblicità. Ripeto: se c’è qualcuno io sono ben disposto a cedere. Io sono qui perché non voglio che si pensi male. Dobbiamo fare un grande girone di ritorno. La squadra deve andare in campo e lottare”.

Settima domanda. Si torna a chiedere come si può pretendere positività anche da parte della stampa se il Presidente e la società non comunicano nulla. Pensa di aver fatto davvero tutto per ricompattare l’ambiente? Risposta del Presidente: “Noi dobbiamo anche capire che abbiamo fatto una cosa giusta in quel momento con la riammissione. A me piacerebbe che il Cosenza non fosse giudicato in base a quello che si sente per Guarascio. Siamo tutti in difficoltà. E quando la situazione è questa voi stampa ed i tifosi dovete starci vicino. Così come tutti dobbiamo avere il coraggio di sostenere la parte tecnica. Abbiamo una storia”.