Gennaro Tutino dal Cosenza alla Samp: la ricostruzione di due mesi lunghissimi
Gennaro Tutino dal Cosenza alla Samp: la ricostruzione di due mesi lunghissimi
Gennaro Tutino dal Cosenza alla Samp: la ricostruzione di due mesi lunghissimi
Gennaro Tutino dal Cosenza alla Samp: la ricostruzione di due mesi lunghissimi
Gennaro Tutino dal Cosenza alla Samp: la ricostruzione di due mesi lunghissimi
Gennaro Tutino dal Cosenza alla Samp: la ricostruzione di due mesi lunghissimi
Gennaro Tutino dal Cosenza alla Samp: la ricostruzione di due mesi lunghissimi
Gennaro Tutino dal Cosenza alla Samp: la ricostruzione di due mesi lunghissimi
Gennaro Tutino dal Cosenza alla Samp: la ricostruzione di due mesi lunghissimi
Gennaro Tutino è diventato oggi ufficialmente un nuovo calciatore della Sampdoria. L’attaccante si trasferisce in prestito con obbligo di riscatto dal Cosenza ai doriani al termine di più di due mesi e mezzo lunghissimi. Dalla fine dello scorso campionato fino alla data odierna, continui colpi di scena degni di una telenovela brasiliana.
Il campionato di Serie B si è concluso da due settimane con la salvezza del Cosenza. L’attaccante rossoblù Gennaro Tutino, dopo i 21 gol in stagione, viene premiato in Comune dal Sindaco Franz Caruso che gli consegna le chiavi della città. Emblematiche le sue parole in un momento nel quale il calciatore è ancora di proprietà del Parma: «Tutti mi chiedono di restare e per me il Cosenza è al primo posto nella mia testa. Il Presidente ha il coltello dalla parte del manico. C’è solo da aspettare» (clicca avanti per leggere la ricostruzione)
Il 14 giugno, nella gremita sala stampa del “San Vito – Marulla”, con i giornalisti accorsi per la presentazione di Ursino e di Delvecchio, il Presidente Guarascio annuncia di aver riscattato Gennaro Tutino. Al Parma circa 2,5 milioni di euro pagabili in tre rate. Della sua decisione il Presidente non avverte nessuno, nemmeno il calciatore ed il suo agente. Sono tutti convinti, fino a pochi minuti prima della conferenza stampa, che l’attaccante avrebbe fatto ritorno al Parma prima di prendere nuove destinazioni (clicca avanti per leggere la ricostruzione)
Il giorno dopo arrivano puntuali le dichiarazioni di Mario Giuffredi, agente di Tutino, inviperito per il riscatto dell’attaccante da parte del Cosenza, vista anche la mancanza di comunicazione da parte della società bruzia: «Gli obiettivi professionali di Tutino non coincidono con quelli del Cosenza. Vuole giocare in Serie A o lottare in una squadra di B che possa stravincere il campionato, penso che il Cosenza non possa lottare per questo. Il suo ciclo è finito con la passata stagione. Sono rimasto senza parole per il comportamento del Presidente Guarascio. Non si è degnato di fare neanche una telefonata al calciatore per dirgli che le sue intenzioni erano quelle di riscattarlo. Da quando faccio questo lavoro non mi è mai capitato che una società che vuole riscattare un giocatore non abbia fatto una chiamata. Il comportamento lo reputo non corretto» (clicca avanti per leggere la ricostruzione)
Iniziano le prime chiamate a Cosenza per il calciatore. Le prime squadre a farsi avanti sono Salernitana, Sampdoria e Venezia. Dalla Germania si mette in fila anche lo Schalke 04. Il Presidente Guarascio fissa il prezzo per l’attaccante. Chi vorrà strappare il cartellino dell’attaccante al Cosenza, dovrà versare 5 milioni di euro nelle casse del Cosenza. Giuffredi per Tutino incontra prima la Salernitana e poi la Sampdoria (clicca avanti per leggere la ricostruzione)
Il 3 luglio la Sampdoria trova già l’accordo con Tutino ed il suo entourage. I blucerchiati mettono sul piatto un triennale. La base è di 800.000 euro più bonus. C’è l’accordo di massima per un’offerta che poi, con il passare dei giorni verrà anche migliorata dai doriani. L’idea della Sampdoria è quella di formare una coppia di attaccanti importantissima per stravincere la Serie B. Oltre a Tutino infatti, i doriani vogliono anche Massimo Coda. Il progetto affascina l’attaccante napoletano che dice di sì alla Samp (clicca avanti per leggere la ricostruzione)
Il Cosenza e la Sampdoria si danno appuntamento per parlare di Gennaro Tutino. I doriani sono chiari e comunicano che per poter andare incontro alle richieste del Cosenza, hanno bisogno di qualche giorno e che comunque a 5 milioni non riusciranno ad arrivarci. Per questioni di bilancio poi, possono prendere Tutino solo in prestito con obbligo di riscatto. L’indice di liquidità che dev’essere sempre in positivo, blocca in quei giorni il mercato dei doriani. Accardi comunica a Delvecchio di avere in mano l’accordo con Tutino e che formalizzerà un’offerta al Cosenza dopo aver venduto De Luca alla Cremonese. Si arriva ad una stretta di mano non esclusiva: se dovessero arrivare altre offerte, i rossoblù le ascolterebbero.(clicca avanti per leggere la ricostruzione)
Il 26 luglio, quasi a sorpresa, il Sassuolo si inserisce prepotentemente nella trattativa tra il Cosenza e la Sampdoria. L’offerta dei neroverdi è di 5 milioni di euro in un’unica soluzione. I rossoblù accettano lasciando la palla al calciatore. Tutino però non si discosta mai dalla parola data alla Sampdoria e non apre ai neroverdi (clicca avanti per leggere la ricostruzione)
Il 28 luglio il Cosenza dà l’ok definitivo alla Sampdoria sulla base di un prestito oneroso (2 milioni) più obbligo di riscatto (altri 1,5 milioni). A questi 3,5 milioni ci sono da aggiungere bonus legati alla promozione in A dei doriani, che porterebbero il totale a circa 4 milioni di euro. Il Cosenza, che il giorno prima ha chiuso il ritiro a Cascia, si dà appuntamento per la ripresa degli allenamenti al 30 luglio al Sanvitino. Ma Tutino non tornerà mai in città come calciatore dei lupi. (clicca avanti per leggere la ricostruzione)
Il 1° agosto Gennaro Tutino svolge le visite mediche a Roma e sbarca all’aeroporto di Genova alle 18,35. Pochi minuti dopo arrivano gli annunci ufficiali: l’attaccante diventa un nuovo calciatore della Sampdoria firmando con i doriani un contratto di 4 anni. In tarda serata, tramite i social, arriva anche il saluto a Cosenza: “…grazie per questo indimenticabile viaggio: Vita, oltre che Calcio….Ho dato tutto me stesso…e ho ricevuto di più”. Si chiude così la storia tra Tutino ed i rossoblù.
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