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Arrivano novità importanti per l’inchiesta sulle plusvalenze che già da qualche mese ha scosso il calcio italiano. Infatti ieri il Procuratore Federale ha deferito per illecito amministrativo Juventus, Sampdoria, Napoli, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Chievo Verona, Novara e Pescara.
L’accusa ed i rischi
I club sono stati accusati di aver contabilizzato “plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti in misura da incidere sui requisiti federali per il rilascio della Licenza Nazionale”. Alle società di Serie A coinvolte, viene contestato di aver infranto l’articolo 31, comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva, che prevede, come pene, al massimo un’ammenda. Situazione diversa per i club di Serie B, al momento Parma e Pisa, ai quali viene contestata l’infrazione dello stesso articolo ma del comma 2 che punisce chi: “mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi ovvero mediante qualsiasi altra attività illecita o elusiva, tenta di ottenere od ottenga l’iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa”. In questi casi, dovesse essere confermata l’accusa, le pene sono ben diverse. Si va dalla penalizzazione di punti, alla retrocessione, fino all’esclusione dal campionato stesso.