Il centro vaccinale di Fagnano Castello resta chiuso. Scoppia così la protesta del sindaco Giulio Tarsitano che ha indirizzato una lettera al direttore del Distretto Sanitario Esaro-Pollino, Francesco Di Leone, e al direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza, Mario Marino. Tra i residenti del posto c’era un’aria di tensione poichè molti genitori hanno visto negare ai propri figli il tanto atteso vaccino.

Nella missiva prodotta dal primo cittadino, si fa riferimento al presupposto che il centro vaccinale di Fagnano Castello avrebbe dovuto riaprire i battenti dopo aver abbassato la saracinesca lo scorso 31 luglio. Più di un mese in cui non è stato possibile inviare un medico competente sul posto e garantire un sacrosanto diritto alla popolazione. «Lunghe fila si sono create – ha scritto Tarsitano -. Francamente mi sono vergognato di appartenere alle Istituzioni vedendo mamme e bambini sotto il sole ad aspettare che qualcuno aprisse».

Il malcontento, mentre si attendeva un inesistente proprio turno, è dilagato tra quanti non credevano ai propri occhi e maledicevano la situazione in essere. «È urgente e improcrastinabile che si ordini ad un medico tra quelli a disposizione di recarsi ogni martedì al centro – continua il sindaco -. Non mi si risponda più che non ce ne sono, perché con provvedimento eccezionale ed urgente si potrebbe fare ricorso ad uno dei sette che presta servizio negli uffici dell’ex Ospedale di San Marco Argentano oppure ad uno dei quattro del poliambulatorio di Spezzano Albanese».

Il grido d’allarme di Tarsitano svela poi un retroscena che ha dell’incredibile e termina con una minaccia. «Mi si riferisce che invano alcuni genitori abbiano telefonato all’Asp senza ottenere risposte. È necessario, oltre che moralmente dovuto, che i miei cittadini sappiano dove vaccinare i bambini con un avviso pubblico o mezzo equipollente. Perdurando la chiusura del centro vaccinale di Fagnano Castello – taglia corto – mi vedrò costretto a sporgere denuncia per interruzione di pubblico servizio».

a. c.