Un pescatore di Fuscaldo di 49 anni è morto ieri all’Annunziata di Cosenza a causa del Covid. L’uomo non era vaccinato e nei giorni scorsi è risultato positivo al Coronavirus. Le sue condizioni si sono subito rivelate gravi, e così dopo 4 giorni di agonia, è deceduto nel capoluogo bruzio. Lascia la moglie e due figli.

Sconvolti gli abitanti del centro tirrenico cosentino. Sentimenti di cordoglio sono stati espressi dal sindaco Gianfranco Ramundo attraverso un messaggio sui social: «Alla famiglia va il mio pensiero e l’abbraccio virtuale di tutta la nostra comunità – ha scritto tra l’altro – Per Fuscaldo è un giorno tristissimo, ci affidiamo alle preghiere ed a Dio».

Sono 620 nel complesso le persone decedute con Covid, in provincia di Cosenza, dall’inizio dell’emergenza. Sempre molto alta l’incidenza dei casi rispetto al numero dei tamponi effettuati. Nell’ultimo bollettino diffuso dall’Asp il dato sfiora il venti percento. In sostanza, tra le persone sottoposte a screening, una su cinque ha mostrato di aver contratto la Sars Cov-2.

L’Azienda Sanitaria inoltre, è impegnata nelle ultime ore, nelle attività di monitoraggio dei clienti di un Caf di Rende. Uno degli impiegati, secondo quanto si è appreso, sottoposto a test dopo aver manifestato i sintomi, è risultato positivo. L’immediata attività di tracciamento ha consentito di ricostruire il flusso di persone con cui l’operatore era entrato in contatto nei giorni precedenti: sono adesso tutti in quarantena cautelativa in attesa degli esiti del tampone.

Infine da segnalare l’avvio nell’area urbana di Cosenza, giovedì 9 settembre, di una campagna di vaccinazione straordinaria rivolta agli studenti di età maggiore ai 12 anni. In realtà, in questa fase, tutti i punti di somministrazione sono liberamente accessibili al pubblico senza prenotazione. Ma per sensibilizzare ancora di più i ragazzi e le loro famiglie sull’importanza della campagna di prevenzione, alcuni centri saranno allestiti anche negli istituti scolastici aderenti.

sal. bru.