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L’appello che il sindaco di Cosenza Franz Caruso ha rivolto ai cittadini affinché evitino assembramenti e indossino la mascherina, ha riacceso i riflettori sulla risalita della curva pandemica in tutta la provincia bruzia in termini di contagi e, soprattutto, di ricoveri ospedalieri. L’ultimo bollettino registra 83 posti letti occupati di cui per fortuna solo uno in rianimazione ed i restanti in area medica distribuiti tra l’Annunziata ed il Giannettasio di Rossano. Il primo luglio le persone complessivamente ricoverate erano 64.
In particolare, nel nosocomio del capoluogo si registrano 54 casi distribuiti tra le corsie di malattie infettive e pneumologia e poi in altri reparti dove i soggetti positivi sono in cura non per il coronavirus ma per altre patologie. All’Annunziata sono segnalati anche focolai intraospedalieri occasionali in nefrologia, ortopedia ed ematologia dove l’infezione interessa due soggetti fragili bisognosi di chemioterapia.
L’Azienda Ospedaliera avrebbe la possibilità di reperire ulteriori posti Covid al Santa Barbara di Rogliano, 16 estensibili a 20, destinati a pazienti stabilizzati ed in via di guarigione ma ugualmente bisognosi di terapie. In base ad un accordo con l’Asp la gestione doveva essere affidata ai medici delle Usca per i quali però ancora non si è raggiunto al momento un accordo sul rinnovo del contratto scaduto il 30 giugno.
L’Azienda Sanitaria, di contro, sta valutando la riapertura del reparto Covid dell’ospedale di Cetraro, poiché i posti letto dello spoke di Rossano, dove vi sono 28 pazienti ricoverati, sono quasi esauriti.