Come tanti genitori sanno, entro i tre mesi i neonati devono essere sottoposti alla ecografia alle anche che, in alcuni casi, deve essere effettuata prima possibile. La tempistica è importante perché le articolazioni del lattante sono ancora plastiche e permettono la correzione dell’eventuale difetto. Due genitori di una bimba di un mese, hanno tentato di prenotare per tempo l’ecografia a Cosenza, ma la lista d’attesa era troppo lunga. L’unico Polo sanitario disponibile a gennaio, risultava quello di Montalto, nello specifico il “Paolopoli” di via Che Guevara. L’appuntamento era stato così fissato per stamattina alle 10 in punto.

Per raggiungere l’ambulatorio da Cosenza, la famiglia è partita da casa un’ora prima, considerando i 40 minuti per arrivare sul posto e contando anche eventuali fermate per organizzare le poppate. I neogenitori non avevano considerato che, a volte, a queste latitudini le cose non vanno così lisce. Una volta arrivati a destinazione un dipendente dell’Asp li ha informati (trascorsi venti minuti di attesa nella saletta) che la dottoressa non c’era e non sarebbe arrivata.

Davanti alle giuste recriminazioni della coppia, che non era stata avvertita di questa assenza, il dipendente ha risposto contestando la prenotazione che, a suo dire, «non risultava». Ma davanti alla carta regolarmente registrata dal Cup, con tanto di numero data e orario, il dipendente ha scrollato le spalle invitando i genitori a chiamare lunedì per fissare l’appuntamento «forse mercoledì». E se la prenotazione elettronica compilata a dovere, con tanto di dati, oggi al Polo di Montalto non risultava, figurarsi un impegno preso sulla porta con un punto interrogativo davanti.