Assolto con la formula più ampia, quella di “non aver commesso il fatto” per un nigeriano di appena 23 anni, Sunday Aghaulor, difeso dall’avvocato Roberta Provenzano, del Foro di Cosenza. Si è concluso così, questa mattina, il processo a carico di sei nigeriani accusati a vario titolo di associazione di stampo mafioso dinanzi alla terza sezione della Corte di appello di Catania.

Il giovane si trovava da tre anni ristretto presso la Casa Circondariale di Cosenza per scontare una pena di 8 anni e sei mesi di reclusione inflittagli dal GUP presso il Tribunale di Catania, che lo aveva condannato quale membro di una associazione delinquenziale operante presso il centro di accoglienza del Cara di Mineo a Catania.

Nonostante la gravità delle accuse e le testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia, l’avvocato Provenzano è riuscito a dimostrare la totale estraneità del suo assistito rispetto ai fatti contestati. Enorme la soddisfazione del legale per la terzierà ed imparzialità di giudizio emersa nell’ambito del processo di secondo grado.