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Il Tribunale civile di Reggio Calabria ha dichiarato la morte del boss Paolo Schimizzi, il reggente della cosca Tegano di Archi scomparso nel settembre 2008. Schimizzi è stato vittima di una «lupara bianca» per la quale non ci sono ancora dei responsabili.
La richiesta era stata avanzata dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e dal sostituto procuratore della Dda Sara Amerio, che ritengono come la scomparsa del boss reggino sia maturata all’interno della famiglia Tegano. Schimizzi, infatti, era riconosciuto negli ambienti della ‘ndrangheta reggina al pari degli zii, i fratelli Giovanni e Pasquale Tegano. Il boss scomparso, secondo alcune ricostruzioni investigative, sarebbe andato in contrasto con lo zio Giovanni Tegano, ex latitante ed ergastolano, deceduto nel luglio scorso nel carcere di Opera a Milano.
La sentenza del Tribunale civile di Reggio Calabria, afferma che «la circostanza che lo Schimizzi non abbia più dato notizie di sé da oltre dieci anni assume valore altamente sintomatico della sua morte». E ancora: «Non essendo venuto in rilievo alcun elemento di segno contrario, – concludono i giudici – occorre ragionevolmente presumere che sia intervenuto il decesso di Paolo Schimizzi».