L’elisoccorso di Cosenza non è sparito nel nulla, ma più semplicemente si trova a Lamezia Terme. Per chiarire il mistero, sollevato dai consiglieri socialisti di Palazzo dei Bruzi, bisogna tornare indietro di una decina di giorni. Il 22 settembre scorso, a San Nicola Arcella, un centauro rimane vittima di un incidente e finisce rovinosamente a terra. Sul posto – distante pochi minuti appena dall’ospedale di Praia a Mare – arriva un’ambulanza ma a bordo non c’è il medico e la sala operativa del 118 di Cosenza attiva l’elisoccorso.

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L’eliambulanza però è già impegnata in un’altra missione. Sono attimi concitati, in cui si decide – forse sbagliando – di allertare l’elisoccorso di Lamezia Terme, che arriva dopo 45 minuti dall’incidente. Il velivolo atterra sulla statale 18. Probabilmente a causa di un errore di manovra, il pilota urta le barriere laterali, le pale del velivolo si danneggiano e l’equipaggio rischia grosso.

Il ferito, a questo punto, viene portato presso la piazzola dell’ospedale di Praia a Mare in ambulanza. Da lì a poco, sopraggiunge l’elisoccorso di Cosenza, che trasferisce il ragazzo all’Annunziata. Il velivolo danneggiato, invece, rimane sulla statale fino al giorno successivo quando – su disposizione della società proprietaria Elitaliana – viene portato a Roma per le necessarie riparazioni.

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Il capitolato stipulato tra la società Elitaliana e la Regione Calabria prevede che la sostituzione di un elicottero non funzionante con un altro velivolo avvenga al massimo entro 24 ore. Ma Elitaliana, probabilmente, un elicottero alternativo non ce l’ha e allora si fa autorizzare dai responsabili regionali del servizio di Emergenza Urgenza a spostare sulla sede di Lamezia Terme quello di Cosenza.

Gli operatori in servizio presso la base di Zumpano non ricevono alcuna comunicazione ufficiale. A quanto pare, nessuno reputa indispensabile informarli dell’accaduto e fornire spiegazioni. Nel frattempo, le missioni nel territorio che ha subito lo scippo – il più vasto di tutta la regione – vengono assicurate dalle basi di Lamezia Terme e Cirò. I tempi di intervento aumentano e le possibilità che i pazienti gravi sopravvivano diminuiscono. Il tutto nel silenzio più totale, mentre la Regione paga un elicottero sostituivo che non si è mai alzato in volo. Tutto questo ai cittadini chi glielo dice?