Un secolo dopo la sua nascita, la 106 fa i conti con un ammodernamento che avviene – quando avviene – a singhiozzo. Interi tratti sono ancora fermi a quel 1928 in cui la nuova strada ereditava, contestualmente alla creazione dell’Anas, il tracciato della vecchia Statale 86 Jonica. Un’unica carreggiata, stretta, che attraversa sventrandoli diversi paesi della costa affacciati sul mare da un balcone d’asfalto. Il paradosso di una strada contraddistinta dalla segnaletica blu delle extraurbane che passa tra le case e costeggia le piazze cittadine. Cosenza, Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria: quattro province unite da un’arteria che è un mostro a due teste. Da una parte il dramma di una viabilità disastrosa, dall’altro quello delle morti che solo negli ultimi dieci anni sono state più di 200

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