Il 18 dicembre dì 40 anni fa Mario Dodaro veniva ucciso dalla criminalità organizzata per essersi rifiutato di pagare il pizzo. «Il dolore per la sua morte non si prescrive – dice in una nota il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi -. Dodaro era un grande amico di mio padre perché, oltre a essere un grande imprenditore, era un appassionato dirigente della Dc. Il riconoscimento come vittima di mafia – prosegue – è un atto dovuto che restituisce ai figli l’eroismo di un uomo normale, onesto fino in fondo nella sua normalità. Uomini come Mario Dodaro avrebbero cambiato in meglio la Calabria e il vuoto da loro lasciato non potrà mai essere colmato.