Lasciato il centro, costeggiata la rotonda “delle fontane”, quelle di piazza Europa, si imbocca lo stradone, via Panebianco, che annoda Cosenza a Rende. Supermercati, rosticcerie, bar e il famoso distributore, scorrono via, e se lo sguardo, per caso, piega verso destra, lo scenario cambia. Non più la città di un chilometro prima, ma un quartiere alla periferia di Gaza. Le baracche, basse e sgretolate, mostrano l’anima di mattone e, di tanto in tanto, piangono calcinacci dai loro brevi balconcini, arrugginiti, che sporgono con imbarazzo.

Non è solo una questione estetica, aspetto che ha la sua importanza in un ragionamento di riqualificazione (da cui trarrebbero beneficio tutti: attività commerciali e utenza), ma anche di sicurezza. Da tempo, assicura Pina Incarnato, che a Cosenza è assessore all’Urbanistica, la cosa è attenzionata, tanto che la settimana prossima Vigili urbani e Protezione civile, insieme, faranno un sopralluogo tra quegli edifici che neanche palazzi si possono definire, neppure abitati, tanto è evidente il loro stato di abbandono. Dopodiché, se verranno accertate violazioni che riguardano la sicurezza, i proprietari dovranno provvedere tempestivamente e a loro spese. Esiste anche una possibilità estrema, quella dell’abbattimento coatto, in caso sussistano, e vengano certificate, condizioni tale da mettere a repentaglio l’incolumità pubblica.

I proprietari di quegli edifici sono numerosi, e in passato sono stati anche sanzionati, perché in capo a loro resta il dovere di manutenzione, ed è evidente che quella latita. Il problema, comune anche ad altre zone della città, sono proprio loro, i privati che si sono ritrovati, per eredità, piccoli terreni anche in centro e nella parte vecchia, su cui sorgono però case ormai diroccate, che andrebbero solo abbattute. Ma reperire i vari proprietari, e inoltrare loro le comunicazioni di rito, è complicatissimo e molti di questi contano anche sulle procedure spesso contorte che li mettono al riparo o sull’inerzia delle amministrazioni, pur di non mettere mano al portafoglio e sistemare le loro proprietà. Ma in questo caso no, in questo caso, tra qualche giorno, forse qualcuno potrebbe portargli il conto.