Se n’è andato Valter Brugiolo, che tutti conoscono il bimbo interprete, negli anni Sessanta, della canzone Popoff, presentata allo Zecchino D’Oro del 1967.

Valter Brugiolo, nato il 6 giugno 1961 a San Venanzio, in provincia di Bologna, iniziò la sua carriera artistica partecipando a film accanto a celebri attori come Nino Terzo, Lino Banfi, Stelvio Rosi ed Enzo Cannavale. “Popoff” racconta le vicende di un goffo cosacco al servizio dello zar, apparve anche in numerosi spot pubblicitari di Carosello e prese parte a vari musicarelli accanto a noti cantanti dell’epoca, come Al Bano, Romina Power, Little Tony e Mario Tessuto.

Nel 2008 fece ritorno sul palco dello Zecchino d’Oro, partecipando a un’edizione speciale in cui gli ex concorrenti reinterpretavano le proprie canzoni insieme a ospiti. Lo stesso anno si candidò per la Camera dei deputati nelle liste dell’Unione di Centro in Emilia-Romagna.

Valter era anche un attivo sostenitore della donazione di organi, avendo egli stesso ricevuto un trapianto di rene nel 2002, donato dalla moglie a seguito di una grave complicazione. È scomparso all’età di 63 anni, dopo una breve e aggressiva malattia, come riportato da Il Resto del Carlino, lasciando la moglie e cinque figli.

Il testo Popoff

Il testo di Popoff
Nella steppa sconfinata,
A quaranta sotto zero,
Se ne infischiano del gelo
I cosacchi dello Zar.

Col colbacco e gli stivali,
Camminando tutti in fila,
Con la neve a mezza gamba,
Vanno verso il fiume Don.

Ma Popoff
Sbuffa sbuffa e dopo un po’
Gli si affonda lo stivale
Nella neve e resta lì.

Ma Popoff
Del cosacco che cos’ha?
Ha il colbacco e gli stivali,
Ma non possono bastar.

La la la la, la la la la
La la la la, la la la…
La la la la, la la la la
La la la la, la la la…

I cosacchi lunghi e fieri,
Con i baffi volti in su,
Nella neve vanno alteri,
Ma Popoff non c’è più.

È rimasto senza fiato,
Sulla pancia accovacciato,
Che cosacco sfortunato
Questo povero Popoff.

Ma Popoff
Non si arrende e dopo un po’
Scivolando sulla pancia
Fila verso il fiume Don.

Hei Popoff,
Così proprio non si può,
Non cammina in questo modo
Un cosacco dello Zar.

La la la la, la la la la
La la la la, la la la…
La la la la, la la la la
La la la la, la la la…

I cosacchi sono stanchi,
Non si vede il fiume Don,
Con i baffi congelati
Più non vogliono marciar.

Nella steppa sconfinata
A quaranta sotto zero
Sono fermi in mezzo al gelo
I cosacchi dello Zar.

Ma Popoff
Così tondo che farà?
Rotolando nella neve
Fino al fiume arriverà.

Ma Popoff
Così tondo che farà?
Rotolando nella neve
Fino al fiume arriverà.

La la la la, la la la la
La la la la, la la la…
La la la la, la la la la
La la la la, la la la…