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L’ex calciatore inglese Trevor Francis è morto oggi in un incidente stradale avvenuto in Spagna. Aveva 69 anni e dopo aver appeso le scarpette al chiodo aveva intrapreso la carriera di allenatore.
Ancora oggi era ricordato come il più grande teenager del football inglese, merito del suo esordio avvenuto a soli 16 con la maglia del Birmingham, la squadra della sua città con cui si è imposto come uno dei migliori attaccanti della sua generazione. La gloria per lui arriva nel biennio 79/80 quando vince due Coppe dei campioni di fila con il Notthingham Forest allenato da Brian Clough che lo aveva acquistato sborsando un milione di sterline, il trasferimento più oneroso mai realizzato prima d’allora in Gran Bretagna. Nella prima finale, disputata contro il Malmoe, segna anche il gol decisivo.
Francis era noto anche ai tifosi italiani e in particolare a quelli genovesi, sponda Sampdoria. Nel 1983, infatti, si registra il suo approdo in Italia nella squadra blucerchiata, allora neopromossa e ambiziosissima. A Genova resterà quattro stagioni, diventando un idolo dei tifosi per la classe e l’eleganza mostrata in campo. Non a caso, dalle tribune di Marassi si alzerà spesso e volentieri il coro «Trevor walks on the water». Cammina sulle acque. Il suo rendimento sarà altissimo nonostante gli infortuni ne limiteranno fortemente la presenza in campo. Dopo un anno all’Atalanta, tornerà in patria, chiudendo poi la carriera nello Sheffield Wednesday. Sei anni fa, aveva perso sua moglie a causa di un tumore.
La notizia della sua morte era circolata nelle scorse ore sui profili twitter di diversi suoi colleghi, senza però trovare riscontri ufficiali. Tutta la Gran Bretagna è rimasta con il fiato sospeso, in attesa di una smentita che, purtroppo, non è arrivata. A dare l’amara conferma, invece, ci ha pensato proprio il Nottingham, la squadra che rese grande, che attraverso i social ha rilasciato un messaggio di cordoglio accompagnato da un’immagine iconica: quella del suo gol di testa nella finale di Coppa dei campioni. Rest in peace, Trevor Francis.