Potrebbero esserci ragioni economiche dietro l’omicidio di Davide Gorla, il commerciante ucciso a coltellate intorno alle 18 di ieri nel suo negozio di penne e oggettistica di lusso in centro a Busto Arsizio, in provincia di Varese.

L’uomo fermato nella notte, infatti, aveva preso in affitto da Gorla un appartamento nella stessa palazzina in cui la vittima viveva, a Castellanza. Proprio lì è stato rintracciato ieri sera dagli agenti della squadra mobile di Varese e del commissariato di Busto Arsizio, che visionando le telecamere comunali della zona lo hanno visto mentre si cambiava la maglietta insanguinata, subito dopo l’omicidio.

All’arrivo dei poliziotti in casa sua ieri sera però, l’uomo, di cinquant’anni, indossava abiti puliti. Quelli sporchi di sangue non sono stati trovati, così come l’arma del delitto. Gli investigatori, coordinati dalla procura di Busto Arsizio, hanno raccolto nella notte le testimonianze di diversi negozianti del centro storico e stanno analizzando le immagini riprese dalle numerose telecamere della zona, per individuare il luogo in cui il killer possa averli gettati. Il cinquantenne, sentito nella notte, non ha fatto alcuna ammissione, negando di aver ucciso Gorla.