Si è spento oggi a 91 anni Giorgio Armani, lo stilista e imprenditore italiano fondatore dell’omonimo marchio, diventato uno dei simboli globali del Made in Italy. Nato a Piacenza l’11 luglio 1934, Armani ha segnato la storia della moda internazionale, rivoluzionando l’eleganza maschile e femminile e creando un impero commerciale che comprende abbigliamento, profumi, accessori e occhiali.

Dopo aver studiato medicina e lavorato come commesso alla Rinascente, Armani entra nel mondo della moda con Nino Cerruti e nel 1974 lancia la linea Armani by Sicons, per fondare l’anno successivo l’azienda omonima insieme al compagno Sergio Galeotti. La prima collezione del marchio segna l’inizio di una carriera leggendaria che lo porterà a collaborazioni con Zegna e Safilo, a retrospettive al Guggenheim di New York e alla creazione di linee iconiche come Emporio Armani, Armani Jeans e i profumi di successo mondiale Acqua di Giò e Black Code.

Armani ha anche sostenuto designer emergenti, trasformando il suo teatro in via Bergognone a Milano in una passerella per nuove collezioni, ed è stato riconosciuto con numerosi premi internazionali, tra cui il Premio la Moda Veste la Pace nel 2020 per l’impegno nella sostenibilità e nel rispetto degli animali.

Secondo Forbes, al 2022 Armani era il secondo uomo più ricco d’Italia, con un patrimonio stimato di 11,1 miliardi di dollari. La sua eredità va oltre la moda: ha trasformato il concetto di eleganza e portato il nome dell’Italia nel mondo.