Era arrivata a Lombok a fine giugno, come aveva fatto già molte volte in passato, prenotando venti giorni nello stesso hotel in cui era ormai di casa. Ma il 2 luglio, Matilde Muñoz, turista spagnola di 72 anni ed esperta viaggiatrice, è scomparsa nel nulla. Dopo quasi due mesi di ricerche, la polizia indonesiana ha ritrovato sabato scorso il suo corpo senza vita, sepolto nella sabbia di una spiaggia a un chilometro dall’albergo.

Le indagini hanno portato all’arresto di due uomini, un dipendente e un ex lavoratore della struttura ricettiva. Hanno 34 e 30 anni e sono accusati di omicidio premeditato e rapina con violenza. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due sarebbero entrati nella stanza della donna da una finestra nelle prime ore del 2 luglio, soffocandola durante una rapina. Avrebbero rubato circa 155 euro e tentato senza successo di utilizzare la carta di debito della vittima. Il cellulare, invece, è stato venduto da uno degli arrestati a un conoscente.

Il corpo di Matilde è rimasto per giorni nascosto in un magazzino dell’hotel, poi trasferito in una zona isolata e infine sepolto nella spiaggia in cui è stato ritrovato, dopo la confessione di uno dei sospettati.

Ma restano molti punti oscuri. La famiglia denuncia che, nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa, dall’hotel erano arrivate informazioni fuorvianti: sarebbe stata mostrata agli investigatori la stanza sbagliata, riferito falsamente che la donna aveva pagato in contanti, e addirittura sostenuto che avesse lasciato l’isola in moto o che si fosse recata in Laos, quando i documenti dell’immigrazione indonesiana confermavano che non aveva mai lasciato il Paese.

Per i familiari, è possibile che vi siano altri complici e che la struttura abbia cercato di depistare le indagini. La polizia, dal canto suo, ha assicurato che ascolterà tutti i dipendenti dell’hotel.