Il professionista ha interrotto un intervento chirurgico per consumare un rapporto con una collega in un’altra sala operatoria. Scoperto da un’infermiera, è ora sotto procedimento disciplinare
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Durante un’operazione chirurgica, un paziente sotto anestesia è stato lasciato momentaneamente incustodito dal medico responsabile. Il dottor Suhail Anjum, anestesista 44enne in servizio al Tameside Hospital di Manchester, avrebbe approfittato della pausa per avere un rapporto intimo con un’infermiera collega all’interno di un’altra sala operatoria. L’episodio, ritenuto gravissimo, è oggi al centro di un procedimento davanti al tribunale disciplinare britannico.
La vicenda è stata scoperta per caso da un’altra infermiera, entrata nella stanza e trovando i due in abiti parzialmente slacciati in quella che è stata descritta come una “situazione compromettente”. La donna, visibilmente turbata, non ha rivolto la parola ai colleghi ma ha immediatamente segnalato quanto visto ai superiori.
I fatti risalgono a settembre 2023, ma sono diventati pubblici solo di recente, in seguito all’udienza davanti al General Medical Council per valutare la richiesta di Anjum di tornare a esercitare nel Regno Unito. Di fronte alle prove, il medico non ha negato l’accaduto, definendolo un comportamento “vergognoso” e attribuendolo allo stress accumulato in quel periodo. Ha dichiarato di esserne pentito e di non voler ripetere nulla di simile.
Secondo la ricostruzione ufficiale, il dottore si sarebbe allontanato a metà intervento con la scusa di una pausa urgente, raggiungendo la collega in un’altra sala. La testimone ha riferito di aver visto l’infermiera con i pantaloni abbassati e il medico intento a riallacciarsi i propri vestiti in tutta fretta. Dopo meno di dieci minuti, Anjum era già tornato sul tavolo operatorio per portare a termine la procedura, che per fortuna non ha avuto conseguenze negative sul paziente.
Il medico ha poi chiesto scusa anche all’infermiera anestesista che lo aveva sostituito per pochi minuti, mettendola – ha ammesso – in una “situazione difficile”. Come motivazione, ha spiegato che stava attraversando un periodo complicato legato alla nascita prematura del figlio più piccolo, che aveva avuto un impatto negativo sulla sua vita privata, sul benessere mentale e sul rendimento lavorativo.