Epicentro a 128 km da Petropavlovsk-Kamchatsky. Onde fino a 1,5 metri possibili lungo le coste
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Un violento terremoto di magnitudo Mwpd 7.7 ha colpito l’Estremo Oriente russo, al largo della penisola di Kamchatka. Secondo i dati dell’USGS, l’epicentro si trova a 128 chilometri a est di Petropavlovsk-Kamchatsky, a una profondità di circa 15 chilometri. La scossa si è verificata alle 6:58 ora locale di venerdì 19 settembre, corrispondente alle 20:58 del 18 settembre in Italia.
A seguito del sisma, il Centro di allerta tsunami del Pacifico degli Stati Uniti ha diramato l’allerta per possibili onde pericolose lungo le coste vicine. «Il piano di risposta è già stato messo a punto e tutti i responsabili sono operativi. Finora non ci sono state segnalazioni di danni», ha spiegato il governatore della Kamchatka, Vladimir Solodov.
Il ministero per le Situazioni di Emergenza ha aggiunto dettagli sulla possibile altezza delle onde: «Nel villaggio di Nikolskoye e nella città di Ust-Kamchatsk sono possibili onde fino a 0,5 metri. Fino a 1,5 metri di altezza a Mys Lopatka e fino a 0,1 metri di altezza a Petropavlovsk-Kamchatsky. Evitare di avvicinarsi all’acqua».
Nella stessa giornata, un’altra scossa di magnitudo Mwp 6.2 è stata registrata in Indonesia, nella regione di Jayapura, con epicentro a 15 chilometri di profondità. Il terremoto in Kamchatka è tra i più forti registrati quest’anno nel Nord Pacifico e ha destato attenzione internazionale. Le autorità russe e i centri geofisici locali monitorano costantemente la situazione, valutando eventuali danni alle infrastrutture e l’impatto sulle comunità costiere.