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Continua la privatizzazione dei più importanti impianti sportivi della nostra città. Dopo il complesso dei campi da tennis, ora tocca al Palazzetto dello sport, che la giunta Manna ha ereditato dalla amministrazioni riformiste, aggiungendo ben poco per il suo completamento; come al solito la vicenda fa registrare dichiarazioni dell’attuale sindaco che lasciano intendere che l’opera sia completamente frutto del suo lavoro. Ci vuole pazienza! A quanto si legge sui giornali sarebbe stato emanato un bando per affidare a privati la gestione del Palazzetto; dalle stesse fonti si apprende che sarebbero state presentate due offerte, in corso di valutazione. Per parte nostra, poniamo al sindaco Manna una semplice domanda: dal momento che il Palazzetto dello sport, non appena reso realmente agibile e completamente funzionante, sarà utilizzato prevalentemente per singoli eventi, perché preferire la gestione privata a quella pubblica? Non sarebbe meglio far gestire il Palazzetto alla Rende Servizi, con il vantaggio di migliorare ed aumentare prestazioni e compensi per i dipendenti della stessa, incamerando un ticket che andrebbe a rimpinguare le casse comunali? Del resto, la gestione pubblica, impostata come sopra, non impedisce l’utilizzo della struttura per società rendesi partecipanti a campionati federali di pallavolo o di basket.
Pertanto, ci sentiamo in dovere di dire al sindaco Manna di soprassedere all’assegnazione della gestione del Palazzetto a privati e di valutare le nostre umili proposte. Inoltre, sembra che la confusione regni sovrana in via Rossini. Risponde a verità il proposito di trasferire il centro vaccinale anti Covid dal Parco Acquatico al palazzetto dello sport? Come si concilia questo eventuale proposito con l’affidamento della gestione a privati? A proposito del Parco Acquatico, ci chiediamo se sia stata indetta la gara europea per l’affidamento della gestione in via definitiva. E se la gara europea non è stata indetta, ci chiediamo se e quando questo adempimento sarà espletato, onde evitare che la gestione temporanea diventi definitiva. Si è già perso troppo tempo. Infine, chiediamo se risponde al vero che è in corso l’affidamento in sub appalto delle varie attività del Parco Acquatico. Se ciò fosse vero, si concretizzerebbe il nostro antico timore sullo “spacchettamento” dei diversi servizi esercitabili nella struttura, nata per essere gestita unitariamente e non da diversi soggetti. Nel frattempo, importanti strutture sportive di proprietà pubblica, compreso il glorioso stadio Marco Lorenzon, languono nell’abbandono, nel totale disinteresse dell’attuale amministrazione che, però, indica un radioso avvenire: la cittadella dello sport all’Unical! Forse il sindaco Manna, con un recupero di realismo, dovrebbe mandare il protocollo d’intesa della cittadella dello sport, insieme a tanti altri protocolli sottoscritti con l’Unical, alla trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”.
Federazione Riformista di Rende