Eseguite tredici misure cautelari e oltre 70mila euro di sanzioni. Nel mirino immigrazione, prostituzione e riciclaggio
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Una vasta operazione ad "alto impatto" della Polizia di Stato, coordinata dal Servizio centrale operativo, ha portato all’arresto di 13 persone, alla denuncia di 31 soggetti e al sequestro di 22.825 euro in contanti, oltre a 29 sanzioni amministrative per un totale di 73.382 euro.
Il blitz ha avuto come obiettivo la repressione dei fenomeni criminali legati alla comunità cinese in Italia, con particolare attenzione ai reati di immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione e del lavoro, contraffazione, spaccio di stupefacenti e detenzione abusiva di armi.
Operazione su scala nazionale
All’operazione hanno partecipato le Squadre mobili di 27 città italiane, tra cui Ancona, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Forlì Cesena, Genova, Latina, Mantova, Milano, Padova, Parma, Perugia, Pistoia, Prato, Reggio Emilia, Roma, Siena, Treviso, Udine, Verona e Vicenza. Il dispositivo è stato rafforzato dai Reparti Prevenzione Crimine, che hanno operato su tutto il territorio nazionale.
Focus su hawala e riciclaggio
Tra le attività illecite emerse dall’indagine figura anche il sistema hawala, una forma illegale e non tracciabile di trasferimento di denaro, utilizzata per trasferire fondi tra continenti eludendo i controlli bancari ufficiali.
Questo metodo, estremamente diffuso nella criminalità organizzata di vari Paesi, è spesso utilizzato per pagamenti nel traffico di droga e di esseri umani, oltre che per operazioni di riciclaggio internazionale.
“Bakeca Incontri"
L’operazione si inserisce in una più ampia strategia di contrasto alle infiltrazioni criminali transnazionali e rappresenta, secondo fonti investigative, un colpo significativo ai circuiti opachi che alimentano economia sommersa e reti illecite sul territorio italiano. Per quanto preannunciato, le verifiche, unite alle attività di acquisizione di informazioni, hanno confermato che nelle aree del territorio di competenza della provincia bruzia, da svariati anni, venga svolta l’attività di prostituzione all’interno di case di appuntamento o di centri benessere, incontri i quali vengono spesso fissati attraverso utenze telefoniche ricavate, perlopiù, da siti di appuntamento online, tra i quali “Bakeca incontri”.
Proprio alla luce di quanto appurato, nell’ottica di contrastare i fenomeni criminali afferenti ai cittadini di nazionalità cinese, grazie ai mirati controlli svolti nei giorni scorsi, sono stati conseguiti i seguenti risultati operativi:
- sono state denunciate, in stato di liberà, 2 persone della predetta nazionalità poiché violavano diverse fattispecie di reato previste dal Testo Unico sull’Immigrazione, legate alla gestione del fenomeno migratorio, nello specifico riguardo alla loro constatata permanenza illegale all’interno del territorio nazionale (ex artt. 10 bis e 14/5° ter del decreto legislativo n°286/98)
- una di queste veniva, inoltre, accompagnata da personale della locale Questura presso il C.P.R. (Centri di Permanenza per il Rimpatrio) di Roma - Ponte Galeria, per la successiva espulsione dal territorio italiano;
- sono stati controllati 21 esercizi commerciali coordinati da cittadini cinesi;
- sono state identificate 51 persone, constatando che queste risultavano tutte regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale.
In ultimo, si soggiunge che la descritta attività si colloca nella più ampia progettualità operativa “Squadra Mobile”, intrapresa dallo SCO a partire dal 2023, già applicata con riferimento ad ulteriori ambiti di contrasto della criminalità, tra cui si segnala la devianza giovanile, lo sfruttamento della manodopera, il gioco illegale, la prostituzione, il furto di autoveicoli e le irregolarità nelle procedure di ingresso disciplinate dal c.d. Decreto Flussi ed altri ambiti delinquenziali che saranno oggetto di prossimi servizi ad “alto impatto” in questa città e nella relativa provincia.